Cultura e Spettacolo

Il 'Telegraph' consiglia la visita dei piccoli musei italiani

ROMA, 22 AGOSTO – Il 'Telegraph' ha pensato bene di redigere una classifica dei piccoli musei che arricchiscono il nostro patrimonio culturale e che spesso sono risparmiati dal turismo di massa. Come si legge nell’articolo, ''Se non volete dedicare un'intera giornata della vostra vacanza a un museo nazionale ma non volete rinunciare del tutto a un po' di cultura, ci sono dozzine di piccole eccellenti gallerie d'arte e musei che si possono visitare in meno di un'ora senza dover fare alcuna fila''. [MORE]

 

Tra i tesori indicati dal quotidiano inglese, troviamo al Nord: Villa Necchi Campiglio di Milano, costruita negli anni '30 dall’architetto Piero Portaluppi, è una villa con un ampio giardino e corredata da campo da tennis e piscina. La villa ospita due collezioni di arte italiana.

 

Sempre a Milano, troviamo lo Studio Museo Achille Castiglioni, ovvero la casa-studio di uno dei più importanti designer industriali italiani del XX secolo. Le visite guidate, che si effettuano solo su prenotazione, sono gestite dalla moglie e dalla figlia di Castiglioni, Irma e Giovanna.

 

A Padova, il Telegraph segnala Palazzo Bo’ che è la ''sede storica di un’antica ma ancora vivace università'' che offre visite guidate delle sue sale. Nell’articolo viene messa in evidenza la cattedrale''dalla quale Galileo sosteneva che la terra gira intorno al sole, rischiando l’esecuzione per mano dell’Inquisizione per tale eresia'' ed il cortile che è “ornato da centinaia di stemmi araldici e placche lasciate da ex studenti, tra cui Copernico, William Harvey, Casanova e Oliver Goldsmith''.

 

A Venezia troviamo la ''piccola collezione'' della Galleria Querini Stampalia, che presenta una dettagliata descrizione pittorica della Venezia del '700, e il Museo storico navale, descritto come un ''omaggio alla potenza marittima della Repubblica di Venezia''.

 

Inoltre, a Venezia  viene indicata anche la Fondazione Emilio Vedova, ''Lo spazio lungo, stretto e cavernoso di questo ex magazzino del sale che domina il canale della Giudecca è stato recentemente rinnovato da Renzo Piano per ospitare una collezione delle tele dell'artista veneziano”.

 

Per quanto riguarda il Centro: A Firenze viene segnalato il Museo Stefano Bardini, nome dall'antiquario che donò la sua collezione alla città toscana. In esso, in particolare, si può ammirare la Madonna col bambino attribuita a Donatello.

 

Poi c’è il Museo di San Marco, che ha sede in un antico convento domenicano e ospita numerose opere di Beato Angelico.

 

Ad Asciano, in provincia di Siena, Il Telegraph, consiglia la visita al Museo d'arte sacra, dove oltre al ''tipo di opere religiose minori che ci si potrebbe aspettare di trovare in qualsiasi piccola città toscana, è possibile ammirare un'opera straordinaria come la Natività della Vergine del Maestro dell’Osservanza”.

 

Il Museo diocesano del Capitolo di Cortona è invece segnalato come uno dei più belli nel suo genere. La sua collezione vanta una splendida 'Annunciazione' del Beato Angelico e tre capolavori di Luca Signorelli.


Nella Capitale viene segnalata la Galleria Doria Pamphilj , ''magnifica collezione privata di antichi maestri nel palazzo di una famiglia aristocratica romana, dovrebbe essere in cima alla lista di qualsiasi visitatore della città eterna''. In essa si possono contemplare ci la Salomè con la testa di Battista di Tiziano e le due opere di Caravaggio (la Maddalena penitente e Riposo durante la fuga in Egitto).


Sempre a Roma, il quotidiano inglese cita Villa Farnesina dove, ''Raffaello trascorreva il tempo con la sua amante nella casa di lei dietro l’angolo quando doveva affrescare questa bella villa al lato del Tevere per il ricco banchiere senese Agostino Chigi, molto di quanto vedrete è stato realizzato dal talento del suo assistente. Ma il Trionfo della Ninfa Galatea del Maestro, nella loggia al pian terreno, è veramente splendida come la ‘Sala delle Prospettive’ di Baldassarre Peruzzi''.


Infine, il Telegraph consiglia di visitare la Casa Museo De Chirico ''con la splendida vista su Piazza di Spagna'', dove l'artista metafisico visse ''dal 1948 fino alla sua morte nel 1978''. La casa è stata aperta ''nel 1998 come omaggio al maestro, con ogni elemento d'arredo posizionato quasi ossessivamente come appariva nelle immagini d’archivio dagli anni Cinquanta ai Settanta''.


Al Sud, vengono segnalati: il Museo Cappella Sansevero di Napoli, ideato nel XVIII secolo dall'eccentrico principe Raimondo di Sangro e noto soprattutto per il famoso Cristo velato di Giuseppe Sammartino.


Mentre, a Palermo, viene consigliata la visita al Museo della Zisa che ospita il ''patrimonio arabo'' della città. “


Tuttavia, i suddetti luoghi rappresentano soltanto una infinitesima parte dei tesori che rendono preziosa l’Italia.

Rosy Merola