Politica

Il Tar del Lazio contro la Polverini: elezioni il 3 e 4 febbraio

ROMA, 05 DICEMBRE 2012 - Il Tar del Lazio si oppone alla Polverini, presidente dimissionario della Regione laziale. Dopo aver accolto il ricorso presentato dal Movimento Difesa del Cittadino, il Tribunale Amministrativo Regionale laziale ha indicato nei giorni 3 e 4 febbraio prossimi la prima data utile per le elezioni e ha annullato il decreto con cui la governatrice Renata Polverini, solo il primo dicembre scorso, aveva indetto le elezioni regionali per il 10 e 11 febbraio.

Adesso la palla passa al commissario ad acta nominato dal ministero dell'Interno, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, che avrà tre giorni di tempo, dalla notifica della decisione dei giudici amministrativi, per indire le consultazioni elettorali il 3 e 4 febbraio.

La decisione è stata accolta favorevolmente da Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma e candidato alla presidenza della Regione Lazio per il centrosinistra, il quale su Facebook ha confermato di essere pronto per la battaglia elettorale. A proposito dell’anticipo del giorno del voto, Zingaretti ha affermato che «risparmieremo una settimana di super-stipendi in una Regione ormai bloccata. Sprechi che sono uno schiaffo in faccia a chi sta soffrendo la crisi economica».[MORE]

Dall’altra parte della barricata, l’avvocato Federico Tedeschini, legale della Regione insieme con Francesco Saverio Marini, ha spiegato su Ansa la prossima mossa della Regione: «Suggeriremo alla presidente Polverini di sollevare un conflitto di attribuzione alla Corte Costituzionale nei confronti del Tar per violazione delle prerogative costituzionali della Regione in materia di indizione e fissazione della data delle elezioni. Tutte le decisioni adottate sulla vicenda dai giudici amministrativi comportano effetti paradossali. L'ultimo oggi con un decreto monocratico che da una parte rileva la nullità del provvedimento di indizione delle elezioni regionali e ordina al ministro di fissare il voto per il 3-4 febbraio, e dall'altra fissa ugualmente una camera di consiglio il 20 dicembre per la discussione in sede collegiale del ricorso e confermare o meno il decreto monocratico di oggi».

(Foto: wakeupnews.eu)

Giovanni Gaeta