Politica
Il sindaco Sergio Abramo ha rivolto ai catanzaresi un messaggio augurale di fine anno
CATANZARO, 31 DICEMBRE 2014 - “A tutti i catanzaresi, siano essi residenti in città o che si trovino in altre parti d’Italia e del mondo per lavoro e per studio, auguro ogni bene nell’anno che sta arrivando. C’è bisogno di speranza e di ottimismo, di volontà e determinazione per affrontare una crisi che non è solo economica e che sta mettendo a dura prova le famiglie. Emergono nuove povertà e nuove emergenze sociali, prima fra tutte le mancanza di lavoro. La disperazione di tanta gente alimenta fenomeni di microcriminalità ed episodi di violenza e intolleranza.
[MORE]Il clima di festa non può e non deve farci dimenticare i nostri concittadini che soffrono, le persone che sono ricoverate negli ospedali e nelle cliniche private, gli anziani che portano il peso della solitudine, coloro che hanno perso il lavoro o hanno perso la speranza di trovarne uno. C’è bisogno di una nuova e rinnovata solidarietà, come spesso ci indica il nostro amato Arcivescovo monsignor Bertolone. La città deve riappropriarsi della sua identità, deve sentirsi una comunità vera, in cui tutti concorrono, a seconda delle loro capacità, al bene comune. Ognuno deve sentirsi impegnato a costruire la città del domani, senza delegare ad altri le scelte.
Quello che si chiude è stato un anno importante per la nostra Catanzaro. I segnali che registriamo in questi ultimi mesi del 2014 ci inducono ad un cauto ottimismo. Si tratta di segnali asettici, non di parte, che vengono da enti ed istituzioni nazionali e regionali e che ci dicono che la città è vitale e reattiva. Ne cito solo alcuni, senza nessuna enfasi.
Siamo la città con le tasse tra le più basse d’Italia, come testimoniano le indagini condotte dai quotidiani specializzati, dalla Cgia di Mestre e dalla Uil nazionale. Non è cosa da poco, se si pensa alla difficoltà di tante famiglie di arrivare alla fine del mese. La città ha ripreso a crescere, tornando sopra i 90mila abitanti. I dati ci vengono dall’Istat. E poiché gli abitanti sono il principale patrimonio di una comunità, questa inversione di tendenza non può che darci ottimismo. Vedremo se questo trend si confermerà anche nel 2015. I dati della Camera di Commercio ci dicono che per la prima volta dopo molti anni le attività commerciali che aprono sono di gran lunga superiori di numero a quelle che chiudono.
Siamo riusciti nell’impresa, davvero insperata all’inizio del mio mandato, di salvare i 26 milioni di euro di finanziamenti europei che ci stanno consentendo di completare o avviare importantissime opere: il porto, piazza Matteotti, piazza Montegrappa, palazzo Educandato, ex Stac, lungomare di Giovino. E’ stata la Regione a certificare questo risultato. Siamo riusciti a salvare e ad ottenere importanti finanziamenti per opere come il completamento del porto (20 milioni di euro), la ristrutturazione dello stadio Ceravolo ( 5 milioni di euro), il Polo Fieristico (5 milioni di euro), la riqualificazione dell’ex Mazzini e di una parte di Palazzo Fazzari (3 milioni di euro). Stiamo per appaltare il nuovo depuratore, mentre altre grandi opere regionali – la Cittadella e la metropolitana di superficie – stanno per essere completate o avviate. Complessivamente abbiamo completato, avviato e finanziato più di cento opere pubbliche, per quasi 190 milioni di euro, rivitalizzando il settore delle costruzioni. Ne daremo conto dettagliatamente nella conferenza stampa di inizio anno.
Siamo riusciti a sistemare i conti e a cancellare tutti i debiti. Il Comune ha pagato fino all’ultimo centesimo per i debiti pregressi per smaltimento rifiuti e acqua. Le società partecipate – AMC, Fondazione Politeama, Catanzaro Servizi – non sono più un buco nero che inghiottiva milioni di euro all’anno. Catanzaro mantiene il suo primato nel campo della sanità, della cultura e dell’istruzione. Il nostro sistema sanitario, che va potenziato sia come posti letto nell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, sia con il salvataggio della Fondazione Campanella, è un riferimento per tutta la Calabria.
La nostra università “Magna Graecia” continua a crescere e ad affermarsi tra le più dinamiche del Meridione.
L’Accademia di Belle Arti continua a mietere successi in tutta Italia. I giornali ci danno atto che siamo la città dei grandi eventi di cultura, di cinema e spettacolo. Il Politeama propone spettacoli internazionali già da ottobre, mentre nelle altre città calabresi l’attività comincerà solo a gennaio o non comincerà affatto. Vogliamo diventare sempre di più la Città di Mimmo Rotella, uno dei più grandi artisti dello scorso secolo, in un discorso sinergico con la Fondazione che ne porta il nome. Ma se questi sono gli elementi che ci inducono all’ottimismo, non possiamo dimenticare i tanti, tantissimi problemi che ancor abbiamo davanti.
La rivitalizzazione e la ripopolazione del centro storico è quello che mettiamo al primo punto della nostra agenda del 2015. Anche qui non partiamo da zero. La nuova piazza Matteotti, la nuova Galleria Mancuso, l’ex Stac, l’Educandato, Palazzo Fazzari, la scuola Mazzini arricchiranno e potenzieranno il sistema. L’ex ospedale militare potrebbe diventare, l’ipotesi è concreta, una cittadella giudiziaria collegata agli altri palazzi di giustizia. La sfida è la presenza dell’Università. L’innesto della facoltà di sociologia in via Eroi è stato un passo importante, ma non risolutivo. La sinergia con il magnifico rettore Quattrone potrebbe portare a risultati notevoli nel futuro.
C’è una questione sicurezza che non va sottovalutata. Ho più volte espresso la mia preoccupazione per i fenomeni delinquenziali che registriamo nelle nostre periferie, ma ora anche nel centro storico. Dovremo riprendere un ragionamento sul controllo tecnologico del territorio in modo da aiutare le nostre forze dell’ordine nella loro azione di contrasto. Abbiamo fatto tanto, lavorato anche 14 ore al giorno per risollevare la città. I risultati acquisiti ci danno forza, la fiducia dei cittadini ci ricompensa di tutti i sacrifici, ma siamo consapevoli che il 2015 dovrà essere l’anno del salto di qualità.
Sono sicuro che mi ritroverò al fianco il Consiglio Comunale, le forze politiche, le altre Istituzioni. Ma soprattutto conto di avere il sostegno dei miei concittadini, che in tanti anni mi hanno concesso la loro fiducia: ho bisogno dei loro suggerimenti, delle loro idee, delle loro critiche, dei loro stimoli per portare avanti il mio lavoro e costruire assieme a loro la Catanzaro che guarda al futuro.”
(Fonte: Ufficio Stampa Comune di Catanzaro)