Il sindaco di Corbetta: «I buu ai negher sono reato?» L'assessore: «Sui buu razzismo al contrario»

mercoledì 9 gennaio, 2013

CORBETTA (MI), 9 GENNAIO 2013 - «Fare buu a un negher è reato?» A chiederlo non è un giovanissimo tifoso di una qualche squadra di calcio che ha assistito per la prima volta agli ormai noti episodi di razzismo di cui gli stadi italiani sono diventati teatro, ma il sindaco leghista di Corbetta, Antonio Balzarotti (nella foto). In un intervista di SkyTg 24, il primo cittadino era stato chiamato a dare il suo parere sui fatti accaduti durante l’amichevole Pro Patria-Milan, quando sugli spalti della squadra di casa si erano levati insulti razzisti nei confronti dei giocatori rossoneri Niang, Muntari e Boateng. Quest’ultimo ha addirittura lasciato il terreno di gioco ed il Milan, in segno di solidarietà con il suo calciatore, ha deciso di non ritornare sul campo, costringendo l’arbitro a concludere il match alla metà del primo tempo.

Il coinvolgimento del comune di Corbetta è dovuto al fatto che l’assessore allo sport, Riccardo Grittini, 21 anni, è stato individuato tra i tifosi che insultavano i tre milanisti, prontamente denunciato e sottoposto a Daspo per cori razzisti.[MORE]

Il sindaco di Corbetta, intervistato sull’accaduto, prima minimizza e si dice dispiaciuto per l’accaduto. Poi, però, pensando che le telecamere siano spente rivolge ai suoi collaboratori l’imbarazzante quesito: «Se uno fa buu a un negher è reato? Ma come fai a dire che lo faccio a un negher?».

Una possibile risposta potrebbe essere perché i “buuu” si sentivano solo quando “il negher” in questione toccava il pallone.

Piuttosto singolare è stata la difesa dell’assessore Grittini, intervistato da Qn, il quale ha dichiarato che sui "buu" ci sia un razzismo al contrario, poiché se si fanno ad un giocatore bianco (nel suo esempio la nipotina pallavolista) è tutto ok, ma se si fanno ad un giocatore di carnagione scura, allora è razzismo.
Nonostante le sue convinzioni, Grittini ha rimesso le deleghe al sindaco Balzarotti. Ma è sicuro di non aver sbagliato.

(Foto: metronews.it)

Giovanni Gaeta

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