Politica
Il Senato approva il maxiemendamento. Il Governo ottiene la 49 ° fiducia.
ROMA, 7 SETTEMBRE 2011. - Con 165 si, 141 no e 3 astenuti, il Senato approva il maxiemendamento apposto alla manovra economica che mira al pareggio di bilancio entro il 2013. L’esame del provvedimento sin da domani passerà al vaglio della Camera di Montecitorio, per la sua approvazione definitiva entro il fine settimana. Il voto di fiducia numero 49 con cui l’esecutivo ha ottenuto il favore di Palazzo Madama, secondo l’opposizione, salva però il Governo, ma non salva l’Italia. [MORE]
Sono state infatti molto dure le reazioni dell’opposizione già durante la stessa seduta parlamentare. Il senatore Pd Luigi Zanda, nel corso del suo intervento in aula ha infatti detto “ I governi europei, le opinioni pubbliche, i mercati, i grandi banchieri internazionali, conoscono i comportamenti e la natura di Berlusconi. Sanno che le sue follie sono un pericolo per l'Europa ed hanno deciso di opporsi come possono a questo disastro. Questo diffuso giudizio politico negativo fa dell'Italia l'area di maggior rischio per l'Europa e per l'euro” .
In particolare, rispetto alla precedente versione, secondo le stime, il testo intende ricavare circa 4,5 miliardi di euro con l’incremento di un punto percentuale, dal 20 al 21 %, del gettito Iva già nel corso del 2012. Il contributo di solidarietà è invece chiesto a coloro i quali percepiscono oltre 300 mila euro l’anno, per ottenere subito circa 58 milioni di euro. E dal 2014 in poi sale anche l’età pensionabile delle donne a 65 anni.
L’entità del provvedimento è quindi ora di circa 54,2 miliardi di euro, ma le sigle sindacali giudicano iniquo il provvedimento nella misura in cui non tassa i grandi patrimoni e per lo più incide sulle fasce più deboli del Paese, chiedendo ulteriori correzioni alla manovra a fronte di nuove mobilitazioni generali.
Di contro il Governo prosegue nella definizione della manovra e già domani, il Consiglio dei Ministri approverà l’introduzione in Costituzione della c.d. “regola d’oro” sul pareggio di bilancio e l’abolizione delle province, con attribuzione delle loro attuali competenze alle Regioni.
SAVERIO CARISTO