Il Secolo XIX sbatte i mostri romeni in prima pagina ma è tutto falso
Cronaca Liguria

Il Secolo XIX sbatte i mostri romeni in prima pagina ma è tutto falso

sabato 14 gennaio, 2012

GENOVA 14 GEN. 2012 - “ Vigile ucciso a Milano, trovato il Suv, adesso è caccia aperta a due romeni”, con questo titolo questa mattina a pagina dieci il giornalista Lorenzo Cresci, non nuovo ad intemperate romenofobe del genere, a tutta pagina sul Secolo XIX, il quotidiano di Genova più letto in Liguria, riporta le notizie concernenti le indagini a tappeto volte ad assicurare alla giustizia i due assassini che nella serata di ier l’altro alla Bovisa a Milano hanno ucciso, travolgendolo con un Suv , l’agente della Polizia municipale meneghina Niccolò Savarino. [MORE]


In effetti, però, come confermano a Palazzo Marino, con la morte del compianto tutore dell’ordine i romeni non c’entrano nulla ed il Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Milano Tullio Mastrangelo spergiura che nessuno al comando abbia indicato in qualcuno dalla nazionalità del paese neo- comunitario gli assassini di Savarino.


“ E’solamente una bufala gratuita dettata forse dall’odio di qualche giornalista contro l’etnia immigrata maggiormente presente in Italia”, si limitano laconicamente ad osservare nella prestigiosa sede del Municipio del capoluogo lombardo e nelel redazioni dei suoi maggiori quotidiani. In realtà i ricercati per questa brutta vicenda sono due: un nomade di etnia sinti avente la nazionalità tedesca ed un suo consimile italiano le cui origini affondano in una nazione dell’ex Jugoslavia.


I due sono stati individuati sin dalle prime ore di ieri mattina anche se la notizia del loro arresto a Ventimiglia, battuta da qualche agenzia di stampa, si è poi rivelata infondata. Il fatto è che, però, questa mattina in gran parte dei bar della Liguria non si parla che dei “ soliti romeni, una razza di delinquenti, assassini, prostitute e zingari che sarebbe meglio eliminare dalla faccia della terra”.


A farne le spese in primis le tante bariste provenienti dalle parti di Bucarest che in questi bar lavorano. “ Anche quando non c’entriamo per nulla veniamo sbattuti in prima pagina come mostri così per accontentare i peggiori istinti razzisti degli italiani” protesta tra le lacrime Adelina, una di loro, che poi aggiunge: “ paghiamo il fatto di un menefreghismo da parte delle nostre Autorità diplomatiche in Italia e dei rappresentanti delle nostre Associazioni nel vostro paese”. Quattro anni fa lo stesso giornalista, inviato di punta del Secolo XIX, all’indomani dell’ingresso della Romania nell’Unione europea aveva indicato in quel Paese uno sorta di Stato- canaglia pullulante di fiancheggiatori, anche di nazionalità romena, di


Al Qaida. Ovviamente un’altra bufala dettata da un’unica logica: la Romenofobia. Curiosamente il Direttore responsabile in entrambi i casi è lo stesso e cioè Umberto La Rocca. A Settembre dell’anno scorso il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano in visita in Romania ebbe a rassicurare il “ collega” Traian Basescu sul fatto che la romenofobia tra i mass- media italiani era scomparsa. Purtroppo quanto oggi appare sul Secolo XIX dimostra che si trattava solamente di una pietosa bugia.
Foto direttanews

Sergio Bagnoli
 


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