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Il Sarno Film Festival parla spagnolo, vince il corto "Lo estipulado"

13 MAGGIO 2012 - Si è chiusa ieri sera, 12 maggio, con una serata densa di emozioni, all’insegna dei contenuti di forte impegno sociale ma anche del cinema di qualità, la II edizione del Sarno Film Festival, la kermesse promossa dall’associazione “Il cantiere dell’alternativa”. Presso il centro sociale di Sarno, a partire dalle 19,30, si è svolta quella che è stata più di una semplice passerella di ospiti. L’evento, presentato dalla giornalista Mariangela Palmieri, si è aperto con i ringraziamenti ed i saluti della Presidente dell’associazione promotrice, Dea Squillante. In contemporanea, su Radio Kolbe - media partner dell'evento - andava in onda una puntata col meglio delle interviste di Social Cinema, il format che ha accompagnato il Festival in radio nelle settimane precedenti. Si è poi passati alla proiezione di un corto fuori concorso, il bel Corti di Angelo Cretella, forte di un’intensa interpretazione da parte di Leo Gullotta. Ha avuto luogo, in seguito, l'attesa rassegna dei corti in concorso, tutti sul tema portante della II edizione: il principio d’uguaglianza.

I corti sono stati valutati da una nutrita giuria popolare, che ha assegnato un premio distinto rispetto alla giuria tecnica. Quest’ultima era formata da Maurizio Gemma (Direttore Generale Film Commission Regione Campania), Presidente Tecnico; Salvatore Ruocco (attore), Sergio Rinaldi (Presidente di aperitivo Corto); Angelo Cretella (regista); Antonio Maiorino (Direttore artistico Radio Kolbe e critico cinematografico), Yuri Montano (Interprete della Scuola Internazionale di Cinema de L’Havana) e Guido Lombardi, regista di La-Bàs – Educazione Criminale (vincitore a Venezia del Leone del Futuro e candidato ai David di Donatello), testimonial del Sarno Film Festival.

La giuria popolare ha espresso la propria preferenza per il cortometraggio Gamba trista di Francesco Filippi, pregevole opera d’animazione sul tema della disabilità affrontato con sguardo commosso e divertito. Il film è stato anche menzionato dalla giuria tecnica, che ha però assegnato la vittoria ed il premio di 500 euro ad un corto iberico, Lo estipulado, di K. Prada e J. Prada, su di un insolito e drammatico colloquio di lavoro. Il Presidente Tecnico Maurizio Gemma ha sottolineato l’elevato livello medio delle opere in concorso.

Sul palco si sono avvicendati giurati tecnici, il regista Stefano Russo con l’attore Fabio De Caro (in concorso col corto Totore), i partner del Festival. Più di un interludio, l’intervento di un delegato della Fondazione “Il Giardino delle Rose Blu”, preceduto da un toccante video informativo, ha costituito un prezioso spazio di divulgazione sull’impegno lodevole dell’organizzazione, che persegue, senza fini di lucro, attività di assistenza socio-sanitaria in favore dell’infanzia e dell’adolescenza in difficoltà, sviluppando le proprie azioni anche all’estero (Croazia, Bosnia, Serbia, Romania).
Nel batti e ribatti degli interventi di promozione sociale e culturale e di esponenti del mondo del cinema, importante è stato il momento delle targhe personalizzate per il regista e produttore Gaetano Di Vaio – che l’anno scorso ha presieduto la giuria tecnica e consentito la partecipazione del regista Abel Ferrara –, per Guido Lombardi e per l’attore Salvatore Ruocco, che ha preso parte proprio all’ultimo film del regista premiato a Venezia e che farà parte anche del cast del prossimo The Grandfather di Abel Ferrara (prodotto proprio da Di Vaio).[MORE]

La manifestazione si è conclusa con la proiezione di La-Bàs – Educazione Criminale. Se il futuro di Lombardi pare radioso (“girerò un film su una rapina”, confessa dietro le quinte), altrettanto florido ci si augura possa essere quello del Sarno Film Festival, non solo sopravvissuto nonostante il difficile reperimento dei fondi dopo la prima, scoppiettante edizione – con Abel Ferrara quale testimonial –, ma anche confermatosi evento dall’identità definita. E soprattutto, necessaria.

(da una foto di Claudia Prisco: Salvatore Ruocco sul palco del SFF con Mariangela Palmieri)



Antonio Maiorino