Politica

Il "Salva Venezia" non trova posto nel Milleproroghe, Roma assicura che arriverà

VENEZIA, 31 DICEMBRE 2013- “La norma non ha potuto trovare collocazione nei due decreti in pubblicazione per l'esigenza di assicurare agli stessi snellezza e rigorosa omogeneità, ma si conferma la volontà del governo di inserire la disposizione nel primo provvedimento utile". Con queste parole i presidente della Repubblica Giorgio Napolitano spiega perché non ha firmato il decreto “Salva Venezia”.

Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni spiega: “La norma non inserita nel Milleproroghe, da tempo condivisa con il Comune, consente di riportare a equità la situazione determinatasi da un Patto di stabilità distorto dalle peculiarità del finanziamento della Legge Speciale per Venezia, pur in presenza di un bilancio comunale in perfetto equilibrio e di un costante controllo della spesa . Il suo inserimento nel primo provvedimento utile, come assicuratomi dallo stesso presidente, potrà garantire la corretta continuazione dell’azione amministrativa del Comune, che in mancanza di un tale intervento si trova a essere compromessa già dal 1 gennaio, in particolare nei delicati settori della sicurezza e dei servizi sociali". A rischio infatti sarebbero gli stipendi dei dipendenti comunali, i servizi sociali e dell’istruzione.

Federica Sterza

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