Cronaca

Il rogo di Città della Scienza: De Magistris "Napoli è sotto attacco"

NAPOLI, 05 MARZO 2013- Un rosso tappeto d'acqua disteso ai piedi di Città della Scienza, mentre le sue strutture portanti vanno scomparendo per sempre a ridosso delle grosse e spaventose fiamme: così Bagnoli appare stamattina sulle pagine dei quotidiani più tempestivi e sui vari siti di informazione. E lo sgomento dei napoletani diventa palpabile, si fa paura, disperazione. Perché quell'incendio che voracemente s'accanisce su di una costa già inquieta, diventa il simbolo di un mondo che crolla, di una speranza che si fa sempre più lontana.[MORE]

Molti ricorderanno che questo singolare avamposto della modernità, sorto in una striscia di terra racchiusa tra il mare e gli scarichi tossici, faceva parte di un più vasto piano per la riqualificazione della zona Campi Flegrei, per molti lustri martoriata dall'ingombrante presenza delle fabbriche dell'Italsider- quella che oggi, col nome di Ilva, continua ad avvelenare e ammazzare. Un piano messo a punto nell'era bassoliniana e di cui la cittadella è stato l'unica realizzazione portata a termine. Fiore in un deserto di amianto; segno della rinascita, come oggi titolano molti quotidiani. Ora va in fumo, assieme a tutti quegli altri progetti mai realizzati.

Anche il sindaco, Luigi De Magistris, sembra svestirsi del suo abituale ottimismo, dichiarando che "la città è sotto attacco": non è difatti esclusa, anzi sembra di ora in ora più probabile, la pista dolosa, data la rapidità con la quale il rogo si è propagato. Ma poi torna in sé, e ritrova fiducia e speranza: "Napoli saprà reagire, ha grande cuore, dignità e forza". Ma ha bisogno di aiuto, aggiungiamo.

Emmanuela Tubelli