Politica

Il ritorno di Berlusconi: il 67% dei pidiellini lo approva, ma il 73% dell'elettorato è contro

ROMA, 7 DICEMBRE 2012 - Silvio Berlusconi è tornato. Non è durata molto la contesa con Alfano su chi avrebbe dovuto guidare un Pdl mai così in ribasso nelle preferenze degli italiani e ancora meno è durato il miraggio delle primarie. Il Cavaliere si è ripreso lo scettro ed il ruolo di leader del Popolo della Libertà. Prima mossa: lasciare la maggioranza e metter in crisi il Governo Monti, astenendosi dal voto della fiducia sul Dl Sviluppo.

Berlusconi è sempre stato uno che divide, osi ama o si odia. L’ultimo sondaggio Swg, per il talk show di Rai 3, Agorà, conferma questo assunto. L’ex premier è apprezzatissimo dai suoi “sudditi”, visto che il 67% degli elettori del pidiellini condivide la scelta del Cavaliere di tornare in campo. Nel complesso, però, quasi tutto il corpo elettorale italiano, ben il 73%, ritiene Berlusconi un elemento deleterio per la salute del paese o, per usare le parole di Corrado Passera, «non un bene per l’Italia».[MORE]

Ad ogni modo, il sostegno al Cavaliere trascende il Pdl o le modalità di affermazione della leadership partitica: per il 27% degli elettori pidiellini, Berlusconi dovrebbe partecipare alle primarie, mentre per un altro 27% dovrebbe annullarle e assumere la guida del Pdl. Addirittura, il 23% dei pidiellini ritiene che dovrebbe fondare un nuovo partito. Il 6% degli elettori totali condivide la scelta “secessionista”.

Intanto, il Pdl perde ancora consensi, scendendo al 13,8% delle preferenze del campione di riferimento, il risultato peggiore di sempre.

(Foto: acmilanmania.it)

Giovanni Gaeta