Cronaca

Il riso Scotti coinvolto in un'inchiesta sui rifiuti tossici

PAVIA – E’ allarme per la salute pubblica! Un’inchiesta giudiziaria guidata dal Pm di Milano, Ilda Boccassini, ha smascherato una vasta rete di smaltimento illecito di rifiuti tossici che coinvolge direttamente la ditta Scotti.
Dopo un’indagine della Guardia Forestale dello Stato si scopre che a cavallo del 2007-2009 la ditta Scotti Energia s.p.a., che a Pavia dispone di un inceneritore, ha bruciato nel suo stabilimento rifiuti nocivi provenienti da tutta Italia.[MORE]
Durante le indagini è venuto a galla che, oltre alla normale attività di smaltimento, venivano inceneriti anche scarti di lavorazioni farmaceutiche, plastica, solvente 06, carbonato di calcio e fanghi prodotti da acque reflue industriali.
Oltre ad aver messo a repentaglio la salute di ignari cittadini che vivono nella zona, c’è anche un’accusa di truffa allo Stato poiché la Scotti Energia disponeva di sovvenzioni statali per l’energia prodotta dallo smaltimento dello scarto biologico della lavorazione del riso, l’unico elemento che poteva essere incenerito.
Le aziende che invece mandavano i loro rifiuti eludevano i controlli etichettando falsamente i bidoni di rifiuti, facendo cioè risultare che all’interno vi fosse il materiale con cui l’impianto doveva funzionare.
L’inchiesta giudiziaria ha coinvolto sette persone tra cui Giorgio Radice, presidente della Scotti Energia s.p.a.
I media nazionali hanno tenuto la notizia sottaciuta, l’unico giornale che ha diffuso apertamente tale inchiesta è il Fatto Quotidiano, il quale spiega tali silenzi sostenendo che la ditta Scotti investe milioni di euro nelle pubblicità soprattutto dei quotidiani.
Fatto sta che ancora una volta il dio denaro ha vinto sul diritto di informazione e sul diritto alla salute dei cittadini!
 

Nella foto il sequestro dell’inceneritore della Scotti Energia s.p.a. avvenuto il 17 novemnre 2010