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Il ricordo di Peppino Prisco, 92 anni di calcio e ironia
MILANO, 10 DICEMBRE - Sono rari gli avvocati che rimangono impressi nella mente delle gente. Uno di questi è sicuramente l’avvocato, alpinista ma soprattutto tifoso dell’Inter, Peppino Prisco. Oggi avrebbe compito 92 anni e giovedì saranno 12 anni che, l’avvocato, se n’è andato. Nessuno l’ha dimenticato, specialmente i tifosi interisti, che alla sua immagine prima delle partite fanno partire applausi e cori spontanei. Difficile da dimenticare anche per gli amanti del calcio, quello vero, privo di quel marcio e di scandali che tanto male stanno facendo a quello attuale.[MORE]
Quando parliamo di Peppino Prisco non possiamo non parlare del suo amore più grande:l’Inter. Infatti è stato legato alla squadra neroazzurra dai primi anni sessanta sino alla sua morte. Nel 1963 diventò Presidente Onorario della “Beneamata”, vincendo nella sua storia praticamente tutto: sei Scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, tre Coppe UEFA, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Insomma un almanacco pieno di successi. Seguiva tutte le partite, amava definirsi un tifoso prima che un dirigente.
Era un grande oratore capace di ammutolire i parolai. Era pungente ma allo stesso tempo dotato di un’ironia e un sarcasmo unici, che non rendevano mai offensive le frasi da egli pronunciate. Infatti negli ultimi anni della sua vita era spesso ospite dei programmi domenicali sportivi, come Controcampo. Famosissimi gli sfottò refilati ai cugini milanisti e agli storici rivali Juventini. “ Se stringo la mano ad un milanista corro a lavarmela, se la stringo ad uno juventino, mi conto le dita” o “ La Juventus è una malattia che la gente si porta dietro fin dall’infanzia” e ancora “ Se intitolassero Malpensa ad un milanista, bhè, mi servirei solo di Linate” per finire col sbeffeggiare anche la sua squadra del cuore “ Chi tifa Inter ha le coronarie forti? Certamente, io ad esempio non vado neanche dal cardiologo, che, tra parentesi, mi costa caro. Mi basta e avanza guardare l’Inter.”
Per questo il figlio Luigi ha deciso di dedicare al padre un sito internet:www.peppinoprisco.it. Una biografia on-line dove si potranno trovare testimonianze, ricordi, aneddoti, fotografie e filmati dedicati all’intramontabile avvocato.
Un’idea che sarebbe senz’altro piaciuta a quest’ultimo, magari un po’ meno dell’Inter di questi ultimi tempi, priva di grandi campioni(escluso il 2010, anno in cui l’Inter ha vinto tutto) come i suoi due grandi idoli:Meazza e Ronaldo. “Di Ronaldo ho una foto sulla scrivania, accanto a quella di Meazza. Prima c’era in mezzo quella dei miei genitori, ma l’ho tolta sperando capissero …”. Quel grande campione, Ronaldo, che tradì l’Inter, trasferendosi al Milan. Un trasferimento che Peppino non avrebbe gradito, e che “grazie a Dio “ non ha visto.
Dario Clemente