Editoriale

Il Regno Unito non si divide: la Scozia sceglie di restare legata all'Inghilterra

EDIMBURGO, 19 SETTEMBRE 2014 – Dura da 307 anni l’unione politica fra la Scozia e l’Inghilterra e, certamente, non si infrangerà dopo stanotte. A deciderlo sono i cittadini scozzesi che, con un’affluenza record che ha visto andare alle urne oltre l’80% della popolazione nel tanto atteso Referendum del 18 Settembre, hanno scelto di continuare ad gli scozzesi, essere sudditi della Regina Elisabetta II.

Mentre il Primo Ministro inglese David Cameron aveva dichiarato due giorni fa che non si sarebbe dimesso in caso, la Regina Elisabetta, costituzionalmente imparziale, aveva dichiarato di essere interessata solo al bene del popolo scozzese: «Preghiamo –aveva affermato la Regina – che qualunque sia il risultato, uomini di fede e di buona volontà, lavorino insieme per il bene sociale della Scozia».

Ma la Scozia si è espressa contro la secessione. Anche se l’importante città di Glasgow ha scelto di votare a favore, ad Edimburgo e, nel complesso, in tutta la Nazione è stato il NO a vincere, rafforzando così l’unione politica con l’Inghilterra.

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Se a vincere fosse stato invece il SI, la Scozia non avrebbe più potuto continuare ad utilizzare la sterlina come valuta nazionale, a causa dell’impossibilità dell’attuale sistema bancario britannico di mantenere l’uso della stessa moneta in due Stati politicamente separati. Avrebbe potuto subire delle modifiche anche il settore assicurativo, nello specifico quello automobilistico, e sarebbe probabilmente diventato possibile spostare i veicoli non commerciali tra la Scozia e il resto del Regno Unito, a meno di non accingersi al pagamento di una tassa di registrazione. Senza contare i disagi ai quali avrebbero potuto andare incontro le oltre trentamila persone che, ogni giorno, attraversano i confini scozzesi per lavoro.

Niente di tutto questo è, tuttavia, destinato ad accadere nell’immediato futuro. Con una preferenza del 55%, la Scozia ha scelto di restare politicamente legata all’Inghilterra e di continuare a far parte del Regno Unito.

(foto www.independent.co.uk)

Elisa Lepone