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Il punto sul calcio emiliano-romagnolo - 28/04/2014

EMILIA-ROMAGNA, 28 APRILE 2014 – Giornata negativa per le squadre emiliano-romagnole impegnate nei campionati di calcio professionistici. Qualche sorriso arriva solo dalla Lega Pro. In Serie A, mentre si attende il posticipo di questa sera tra Sassuolo e Juventus, arrivano le sconfitte di Parma e Bologna. Perde anche il Cesena in Serie B, pari per Modena e Carpi. In Lega Pro il Santarcangelo festeggia la promozione in Lega Pro unica grazie al pareggio sul campo del Monza. Perdono Reggiana, Spal e Bellaria. Vittorie per Forlì e Rimini.

SERIE A – Due sconfitte e un match in programma questa sera. Questo e molto altro nel turno di Serie A appena trascorso che andremo ad analizzare. Partiamo dal match del “Sant’Elia” tra Cagliari e Parma non prima di ricordare che questa sera è in programma il posticipo tra Sassuolo e Juventus. Dicevamo del Parma che inguaia tremendamente la sua corsa all’Europa League. Finisce 1-0 per il Cagliari, gol di Pinilla su rigore al 35’: per le occasioni sarebbe stato più giusto il pari, ma il Parma ha sbagliato troppo ed è stato punito. Non sarà facile, adesso, recuperare l’Europa. Di errori il Parma ne commette diversi. Comincia Donadoni affidandosi al 4-3-3 con il solito Cassano (troppo egoista) finto centravanti: il modulo evidentemente non funziona, l’attacco poggia tutto sul barese impreciso, nessuna incursione dai mediani. Ma il tecnico ci mette 55’ prima di inserire Amauri per Palladino rimasto a lungo fuori dal gioco. E la mossa arriva quando il Parma è già sotto e ha commesso il secondo sbaglio grave, o meglio quando Felipe s’è già fatto espellere per una follia (7’ st): colpo in volto a Rossettini, cartellino inevitabile. A questo punto siamo sull’1-0 per il Cagliari in superiorità numerica: dovrebbe essere tutto facile, invece comincia un’altra partita nella quale il Parma schiaccia i rivali ma sbatte contro la difesa cagliaritana e soprattutto contro un eccellente Silvestri al debutto. Per Acquah e Amauri, spesso al tiro, non c’è niente da fare. Merito del coraggio di Donadoni che pure in dieci non rinuncia ad attaccare lasciando tre di punta (con la difesa a tre). Lo score dice: un solo successo nelle ultime otto partite. Il momento d’oro è finito. Se al Parma si possono fare diversi appunti, è difficile chiedere di più al Cagliari, da tempo sulle gambe eppure ieri solido in difesa (oltre a Silvestri è notevole la prova del centrale Rossettini) e grintoso in mezzo. Manca Ibarbo, Ibraimi rallenta il gioco, ma Sau-Pinilla vanno spesso all’assalto in velocità e non sempre i difensori del Parma reagiscono a dovere. Lucarelli, per esempio, affronta Dessena appena in area con una manata in faccia e al 35’ causa il rigore che chiude la gara: Pinilla dagli undici metri non sbaglia. Non va mai in affanno il Cagliari anche quando il Parma pressa: forse avrebbe potuto gestire con più tranquillità il doppio vantaggio (di risultato e di uomini), ma con Sau ha comunque sfiorato il 2-0.

Passiamo all’anticipo dello stadio “Dall’Ara” tra Bologna e Fiorentina. L’avvio degli emiliani è sprint, ma presto diventa leggerissimo. La Fiorentina ha invece la rabbia di Montella: in undici minuti chiude la partita. Quattro su quattro: dei centravanti in rosa, neppure mezzo. Viola senza Gomez, Rossi, Rebic (in infermeria) e Matri squalificato. L’allenatore ripuntava su Ilicic centravanti (non il suo ruolo, posizione dettata dall’emergenza totale) con Cuadrado e Joaquin schegge di fascia. E i gol arrivano dal colombiano, splendido piatto a incrociare, e da Ilicic che controlla con la suola poi spara verso la porta e inquadra il raddoppio complice la deviazione di Pazienza. Anche Ballardini ha i soliti problemi d’attacco: le sue punte ci sono, ma non segnano. A sedere Bianchi, Cristaldo e Moscardelli, dentro Robert Acquafresca, ultima gioia in A il 4 marzo 2012 contro il Novara. La partenza è rossoblù: Christodoulopoulos ha il merito del primo tiro su Neto, e sulla deviazione aerea di Krhin il portiere viola è in versione superman. Anche Acquafresca ci prova: aggira Neto ma alza troppo. Poi la scena diventa viola con le due perle che di fatto, dopo un solo tempo, chiudono la sfida. Al 45’ sono sonori fischi e insulti: la curva rossoblù ce l’ha con il Bologna. E Ballardini ha già fatto un cambio: Cristaldo per Cherubin. La ripresa è meno viva: Joaquin, Cuadrado e Tomovic sparano su Curci, di là è Morleo in azione personale a provarci. Non ha effetti la reazione del Bologna, rimodellato con Friberg e Cech. Niente Bianchi e niente Moscardelli, la difesa viola non ha grosse difficoltà. C’è spazio anzi, allo scadere, per la seconda gemma di Cuadrado: destro a giro da fuori area. Finisce in gloria viola. Il Bologna rimane terz’ultimo a quota 28 punti, gli stessi del Sassuolo che giocherà questa sera il posticipo contro la Juventus. Prossima giornata (36^): Fiorentina-Sassuolo, Genoa-Bologna e Parma-Sampdoria. [MORE]

SERIE B – Due pareggi e una sconfitta. Giornata da dimenticare quella appena trascorsa in Serie B, per le squadre emiliano-romagnole. Successo esterno per il Brescia che esce dal "Manuzzi" di Cesena con tre reti all'attivo e tre punti. Le "rondinelle" si risollevano dal k.o. interno contro il Padova dominando i romagnoli, arrivati al terzo ko consecutivo. E' una rete di Sodihna, prima dell'intervallo, a sbloccare il risultato in un primo tempo avaro di emozioni: grande spunto del brasiliano che insacca dopo aver superato Ingegneri e Coser. Il Brescia ha buon gioco nel controllare il vantaggio perché i padroni di casa non riescono a rendersi praticamente mai pericolosi e nel secondo tempo i lombardi trovano il raddoppio con Budel, che batte sul secondo palo Coser su assist di Sodinha (28'). Sempre il brasiliano a inizio ripresa aveva sfiorato il gol centrando la traversa con un gran sinistro dalla distanza. C'è ancora tempo per il tris, firmato in pieno recupero da Corvia in contropiede (49'). Il Cesena con questa sconfitta rimane fermo a quota 53 punti, al 6^ posto in classifica.

Modena e Ternana si dividono la posta in palio, ma al “Braglia” è un pareggio (3-3) scoppiettante e dai tanti colpi di scena. Quando la squadra di Tesser sembrava ormai certa della vittoria grazie alla rete nel recupero di Alfageme, pochi minuti dopo arriva la punizione di Mazzarani a salvare i “canarini” di Novellino dalla sconfitta. Gara già vivace nel primo tempo, ma bisogna attendere la ripresa per vedere il risultato sbloccarsi. Sono gli emiliani a passare in vantaggio con Granoche, che sfrutta il grande spunto sulla sinistra e l'assist di Rizzo. Il pari però è immediato: a riportare i conti in equilibrio è una rasoiata di Miglietta dal limite dell'area, su corta respinta della difesa, con palla imparabile per Pinsoglio. A dieci minuti dal termine, gli umbri hanno la grande occasione per passare avanti: Zoboli entra in scivolata su Litteri, l'arbitro Borriello indica il dischetto. Dagli undici metri, Antenucci è impeccabile: 2-1 per la Ternana. Ma ancora una volta il pareggio è destinato a non durare perché appena due minuti Bianchi insacca risolvendo in mischia. I colpi di scena però non sono esauriti perché gli ospiti calano il tris al quinto minuto di recupero con Alfageme, su contropiede, battendo Pinsoglio con la complicità di una deviazione di Cionek. Tutto finito? No. Tre minuti dopo, il Modena riacciuffa il pari con un impeccabile calcio di punizione di Mazzarani. La squadra di Novellino sale a 50 punti e rimane a due lunghezze dai play-off.

Il Siena non va oltre lo 0-0 in casa contro il Carpi, fallendo l'occasione per consolidare un posto nei play-off. I toscani recriminano per un rigore non concesso nel primo tempo, quando quello che sembra un tocco con un braccio di Concas non viene rilevato dall'arbitro. I bianconeri toscani non riescono ad abbattere il muro del Carpi, con l'ottimo Colombi che neutralizza anche due splendide punizioni di Rosina. E agli ospiti per poco non riusciva anche il colpaccio con una occasione nel finale per De Vitis, che di testa sfiora il gol. Il Carpi di Pillon prosegue nella sua striscia positiva, è il quarto risultato utile consecutivo e con 46 punti vede ormai sempre più vicino il traguardo salvezza. Prossima giornata (37^): Carpi-Pescara, Cesena-Avellino e Siena-Modena.

PRIMA DIVISIONE/A – Il Reggiana cade sul campo del Vicenza per 3-2, con i granata che comunque non hanno più nulla da chiedere a questo campionato. Padroni di casa in vantaggio con Tiribocchi al 7’, poi il raddoppio di Tulli all’11’. La Reggiana, al 15’, trova il gol con De Giosa. Nella ripresa, al 56’, gli ospiti rimangono in dieci per l’espulsione comminata a Bandini. Due minuti dopo il Vicenza chiude i conti con la rete di Giacomelli. La rete del 2-3 firmata da Alessi al 57’ serve a poco. Finisce 3-2 per il Vicenza, con la Reggiana che rimane ferma a quota 32 punti. Si torna in campo domenica prossima per il 30^ turno, l’ultimo della regular season, quando la Reggiana ospiterà la Feralpisalò.

SECONDA DIVISIONE/A – In Seconda Divisione è il giorno del Santarcangelo, il quale pareggia sul campo del Monza e conquista la matematica promozione in Lega Pro unica. Partiamo proprio dal match tra i lombardi e i romagnoli. Succede tutto nel primo tempo: vantaggio dei padroni di casa con De Cenco al 17’, poi il pareggio del Santarcangelo con Urso al 25’. Dieci minuti più tardi Monza di nuovo avanti con la rete di Gasbarroni. Il gol del definitivo 2-2 lo sigla Graziani al 44’. Per il Santarcangelo è festa promozione in virtù del +4 sulla zona play-out a una sola giornata dal termine del campionato. La Spal perde nel finale a Mantova e si complica la vita. Decisiva la rete di Floriano all’89’. Spal in dieci uomini dal 60’ per l’espulsione di Silvestri. Con questa sconfitta i ferraresi si ritrovano a +2 sulla zona play-out. Nell’ultima giornata tutto può ancora succedere. E due punti sotto la Spal c’è il Forlì, il quale ieri è riuscito a espugnare, all’ultimo respiro, il campo del Delta Porto Tolle. Una vittoria in rimonta grazie alle reti di Docente (al 27’) e di Drudi (al 94’). Rimediato l’iniziale svantaggio siglato da Gomes al 18’. Per il Forlì, dunque, rimane ancora accesa la speranza della promozione diretta. Vince e può ancora sperare anche il Rimini. Battuta la Torres per 1-0 grazie alla rete di Brighi al 49’. Sempre nel secondo tempo si segnala un’espulsione a testa. Prima quella del sardo Cortellini (al 47’) e poi quella dello stesso marcatore Brighi al 70’. Una vittoria che non consente al Rimini di lasciare la zona retrocessione, ma che comunque avvicina la squadra romagnola a -1 dai play-out. Infine chiudiamo con la pirotecnica sconfitta del Bellaria per 0-7 tra le mura amiche. Una gara senza storia per la quale possiamo solo elencare i marcatori: Palazzolo (al 5’), Siniscalchi (al 30’), Fanucchi (al 45’ e al 46’), Hamlili (al 55’), Lauria (al 58’) e Girardi (all’88’). Bellaria che, lo ricordiamo, è già matematicamente retrocesso in Serie D. Prossima giornata (34^): Forlì-Pergolettese, Real Vicenza-Rimini, Santarcangelo-Bassano e Spal-Bellaria.

Giovanni Cristiano