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Il punto sul calcio emiliano-romagnolo - 07/04/2014
EMILIA-ROMAGNA, 7 APRILE 2014 – Una giornata molto positiva quella appena trascorsa per le squadre emiliano-romagnole impegnate tra i professionisti. In Serie A il Parma batte il Napoli. Un bel Bologna ferma l’Inter in trasferta, mentre il Sassuolo batte a domicilio l’Atalanta e torna a sperare nella salvezza. Giornata da incorniciare in Serie B con le vittorie di Cesena (sul campo della Ternana), Modena (a Lanciano) e Carpi (in casa contro il Trapani). In Lega Pro bene la Reggiana così come il Santarcangelo. Pareggia la Spal, mentre il derby-salvezza tra Rimini e Forlì se lo aggiudica la squadra di Marco Osio. Sconfitto il Bellaria.
SERIE A – Due vittorie e un pareggio nonostante il turno di campionato proibitivo. A Parma si sogna. Tre punti pesanti in chiave Europa League e quinto posto insieme all’Inter: in città i tifosi progettano già in grande stile. Pronti via e ci provano subito i “crociati” con Biabiany al 6’, ma il destro dal limite dell’area è fuori misura. Fraseggio fluido degli azzurri, con Albiol regista basso (non sempre preciso nei lanci in profondità) e Hamsik pronto a raccogliere sulla linea del centrocampo i suggerimenti dei difensori. Al 9’ punizione per il Napoli (fallo di Marchionni su Insigne): sul cross di quest’ultimo Fernandez colpisce di testa e segna ma parte in chiaro fuorigioco e Bergonzi giustamente annulla. Il peso di Paletta nella difesa gialloblù, intanto, si fa sentire: che chiusura su Higuain al 15’. Ospiti ancora in avanti: Felipe devia in angolo un pericoloso tocco in area di Callejon, ispirato da Insigne. Incursione importante poi di Molinaro alla mezz’ora (l’esterno parte in posizione regolare), ma Bergonzi ferma tutto. Ripartenza Napoli: bel filtrante di Hamsik, Callejon non aggancia per un soffio, ostacolato da un ottimo Molinaro in copertura. Un primo tempo che scorre via senza una vera palla gol da una parte e dall’altra: equilibrio costante in campo, molti errori negli appoggi e nei lanci, e falli in quantità. Parma e Napoli si ripropongono nella ripresa col piede sull’acceleratore (nessun cambio operato da Donadoni e Benitez). Marchionni intercetta un buon pallone a centrocampo al 3’ e prova a lanciare Palladino, su cui alla fine rinviene Fernandez. Al 6’ è Reina a salvare gli azzurri: sul cross d’esterno di Biabiany anticipa in tuffo Schelotto e coi pugni sventa la minaccia concreta. Il primo tiro in porta del match è di Insigne: centrale e prevedibile peraltro, Mirante blocca senza problemi. Ma la svolta alla partita è improvvisa e si materializza grazie a Parolo: la botta del centrocampista d’interno destro sul cross basso di Cassani al 10’ (apertura a destra di Paletta) è potente e di rara bellezza, nulla può Reina. Un gran gol all’incrocio che manda in visibilio i tifosi gialloblù. I padroni di casa ci riprovano pure 2’ dopo col duo Schelotto-Biabiany, poi il Napoli ferito nell’orgoglio si lancia all’attacco. Benitez effettua un doppio cambio: fuori Callejon e Higuain (particolarmente arrabbiato il Pipita al momento di lasciare il campo), dentro Mertens e Zapata. Proprio il colombiano al 31’ entra in contatto in area molto dubbio con Mirante: gli azzurri invocano il rigore, Bergonzi ammonisce il centravanti per simulazione. Occasionissima degli ospiti al 37’: assist in mezzo di Mertens, Insigne con un sinistro ad incrociare manca la porta per pochi centimetri. Replica di Zapata, di testa in torsione sul solito spiovente di Mertens, ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Un assalto finale in piena regola. Ma senza gli esiti sperati. Al “Tardini” è festa grande, Parma quinto e felice.
Il cuore del Bologna ferma l’Inter a “S. Siro” sul 2-2. Stufi di regalare primi tempi, i nerazzurri partono forte e con la complicità dell’imbarazzante difesa del Bologna trovano subito il gol. Al 6’ Nagatomo crossa da sinistra e Icardi, perso da Mantovani, gira indisturbato di sinistro alle spalle di Curci. Scottata dalla beffa del Picchi, l’Inter sembra continuare a premere e sfiora subito il raddoppio con Cambiasso (respinge... Icardi) e Ranocchia (colpo di testa fuori). Il Bologna prova a scuotersi prima con un tiro da fuori di Christodoulopoulos su cui Handanovic pasticcia e poi con un colpo di testa di Mantovani che però non trova la porta. La centrerebbe invece Natali poco dopo, ma Handanovic alza sopra la traversa. Scontro "mistico" tra Jesus e Christodoulopoulos a metà tempo, ha la peggio il brasiliano che deve lasciare il posto a Samuel. Al 35’ Garics si beve Nagatomo sulla linea di fondo e mette al centro per Christodoulopoulos su cui salva Handanovic che però si non riesce a intercettare la ribattuta dal limite di Pazienza - con deviazione di Cristaldo, minima ma decisiva per assegnare la marcatura -, malgrado il pallone gli passi a un centimetro. Grave la serie di errori difensivi dell’Inter, cui partecipano anche Ranocchia (che lascia sfilare il cross basso), D’Ambrosio ed Hernanes, molli sui due tiratori. Il pareggio accende il match, con i padroni di casa che ora attaccano a testa bassa, ma concedono praterie al contropiede rossoblù. Pronti via e a inizio ripresa Krhin s’invola sulla destra e costringe Handanovic alla parata bassa. Al 6’ non arriva di un soffio sul traversone di D’Ambrosio, che poco dopo viene sostituito da Kovacic, con Nagatomo che passa a destra e Alvarez a fare l’esterno sinistro. Il tempo di inserire Morleo per Cech e Ballardini deve incassare la magia di Icardi. Kovacic fa una cosa che negli ultimi tempi si era vista poche volte in casa Inter, cambia passo e pesca in verticale Hernanes che apre a sinistra per Maurito, il cui destro da fuori incoccia il palo interno e finisce in rete. L’Inter però non riesce a regalarsi una serata tranquilla neanche volendo e il Bologna pareggia di nuovo con Kone, lesto nel tap in dopo che Cambiasso e soprattutto Rolando s’impappinano a due passi da Handanovic. Mazzarri a questo punto ci prova con Milito e toglie Cambiasso, passando al 3-4-3 pesante. La mossa della disperazione sembra dare i suoi frutti perché Mazzoleni nel finale punisce una cintura in area di Mantovani a Palacio (sulla solita accelerazione di Kovacic) con un rigore che mancava dall’8 maggio. Come allora, contro la Lazio, un argentino però si mangia l’occasionissima. Dopo Alvarez, tocca a Milito che tira male e centrale. Acquafresca, subentrato a Cristaldo, nel recupero sfiora il gol vittoria. Con questo pareggio il Bologna sale a 27 punti e mantiene la quart’ultima posizione con due punti in più del Livorno (che però ha una partita in meno).
Un grande Sassuolo riesce a battere l’Atalanta che si ferma dopo sei vittorie consecutive. Vittoria meritata, diciamolo subito, perché la vera Atalanta si vede solo a sprazzi, e solo nel primo tempo. Quattro occasioni in rapida successione, ma Pegolo è straordinario: prima respinge su Estigarribia (12’), subito dopo, e nel giro di pochi secondi, su Bonaventura e De Luca con Antei che salva sulla riga. E poi la prodezza sul tiro a giro di De Luca (27’). È l’Atalanta a condurre il gioco ma a ritmi blandi, mentre il Sassuolo non fa barricate, non è nel suo Dna. Rischia molto, perché Di Francesco non rinuncia al pressing alto e alle tre punte. Però la squadra è viva, lotta: Biondini, per esempio, va ad aggredire sempre il portatore di palla, i due esterni resta alti e si cambiano posizione. E così, nel momento più critico, arriva il gol (33’): pasticcio di Benalouane e Lucchini, Sansone s’inerisce con i tempi giusti e batte Consigli con un diagonale di destro. Poi l’Atalanta scompare poco per volta e il Sassuolo si assesta riducendo al minimo i rischi. Di Francesco si copre, passa al 4-5-1 togliendo Berardi. Colantuono mette il debuttante Bentancourt per De Luca e poi vira sul al 4-3-3 con Livaja. Ma è una partita stregata: il Sassuolo raddoppia su punizione di Sansone (male ancora Lucchini che fa sfilare il pallone), l’Atalanta ha un lampo col Bentancourt che impegna Pegolo. Nel finale Chibsah si mangia il 3-0. Ma sarebbe stato troppo. Adesso gli emiliani credono ancor di più nella salvezza. La zona salvezza dista solo tre punti. Prossima giornata (33^): Bologna-Parma e Sassuolo-Cagliari.[MORE]
SERIE B – Giornata memorabile in Serie B, per le squadre emiliano-romagnole: vincono tutte. Il Cesena si impone per 2-0 in casa della Ternana e sale a quota 53 punti, uno in meno dall'Empoli secondo in classifica. Ospiti in vantaggio dopo appena sei minuti con la complicità del portiere di casa. D'Alessandro crossa dalla destra, Succi tocca appena il pallone e Brignoli manca completamente l'uscita. Al 31' Volta regala un rigore ai padroni di casa stoppando ingenuamente con la mano un colpo di testa di Rispoli. Dal dischetto Antenucci però non trova la porta e calcia fuori. Prima dell'intervallo ancora Cesena: Marilungo al 36' colpisce il palo dopo una splendida progressione. Nella ripresa il raddoppio del Cesena con Coppola, abile a ribadire in rete un tiro di Garritano respinto da Brignoli. E' crisi vera per la Virtus Lanciano. Gli abruzzesi cadono in casa contro il Modena, vincitore per 3-1 e incassano così la terza sconfitta consecutiva. Gli emiliani confermano invece il loro buon momento di forma avvicinandosi alla zona play-off. Apre le marcature al 24' Babacar che sfrutta al meglio un errore della difesa di casa. Il raddoppio arriva dopo solo un minuto dall'inizio della ripresa. Autore del gol Rizzo, con un preciso tiro dal limite. Il tris giunge al 50' con Granoche su azione da calcio d'angolo. A nulla serve al Lanciano il gol della bandiera messo a segno da Amenta al 60' con un colpo di testa su sponda di Comi. E infine chiudiamo con la spettacolare partita del “Cabassi” tra due delle quattro matricole di questo campionato. Al termine di una partita ricca di emozioni il Carpi supera 3-2 il Trapani regalando la prima vittoria sulla panchina degli emiliani a Bepi Pillon. I siciliani invece vanno k.o. per la seconda settimana consecutiva pur restando in zona play-off. La sfida si apre già al 10' con Ardemagni che sfrutta un suggerimento di Concas e batte Nordi. Il pareggio siciliano arriva dieci minuti dopo. Autore del gol Pagliarulo, bravo a risolvere una mischia in area. Al 60' nuovo vantaggio del Carpi con Di Gaudio: un tiro da fuori, il suo, che batte sulla traversa e successivamente entra in rete. Il Trapani non molla e all'85' trova la parità grazie a Gambino su cross di Nizzetto. L'ultimo spunto però è del Carpi, al 90', con Memushaj che in contropiede beffa Nordi. Prossima giornata (34^): Cesena-Spezia, Crotone-Carpi e Modena-Juve Stabia.
PRIMA DIVISIONE/A – La Reggiana sorride dopo aver battuto a domicilio il Lumezzane. I granata di mister Montanari hanno la meglio sui lombardi grazie alla rete di De Silvestro siglata nel secondo minuto di recupero del primo tempo. E’ il gol che consente agli emiliani di raggiungere l’11^ posizione in classifica, con la zona play-off distante sette punti a tre partite dal termine. Tutto può ancora succedere, almeno finché la matematica lo consente. Si torna in campo tra sette giorni per il 28^ turno, il terz’ultimo, quando la Reggiana ospiterà il Pavia.
SECONDA DIVISIONE/A – In Seconda Divisione si avvicinano nuovi verdetti a tre giornate dalla fine del torneo. Dopo la retrocessione del Bellaria nei dilettanti, il Santarcangelo si avvicina alla Lega Pro unica. Il “clementini” battono per 2-0 il già retrocesso Bra e fanno un grande passo in avanti a 270 minuti dalla fine del campionato. Alla compagine guidata da mister Fraschetti bastano due gol nel primo tempo per espugnare il campo dei lombardi. Decisive le reti di Graziani (al 6’) e Fedi (al 24’). Con questa vittoria i romagnoli salgono a quota 51 punti, ma soprattutto si portano a +5 dalla zona play-out. Ancora sofferenza per la Spal che non va oltre lo 0-0 sul campo della Pergolettese. La mancata conquista dei tre punti potrebbe tenere i ferraresi sulle spine fino all’ultima giornata visti i soli quattro punti di distacco dalla zona play-out. Nella giornata appena trascorsa era in programma il derby della “disperazione” tra Rimini e Forlì. Le due compagini si trovano infatti a lottare per uscire dalla zona play-out. Alla fine festeggiano i ragazzi allenati da Marco Osio che battono i “galletti” in rimonta. Forlivesi che al “Romeo Neri” si erano infatti portati in vantaggio con la rete di Cejas al 48’. Al 69’ si sveglia Fall che prima pareggia i conti e poi, all’85’, regala la vittoria ai suoi. Con questa vittoria il Rimini sale a quota 40 punti ma rimane sempre in bilico tra la zona retrocessione e quella utile per disputare gli spareggi play-out. Il Forlì rimane invece fermo a quota 42 punti, a +2 sulla zona retrocessione e a -4 dalla salvezza. Chiudiamo con la sconfitta interna del già retrocesso Bellaria. Allo stadio “Enrico Nanni” il Real Vicenza ringrazia e passa per 2-0 nella ripresa. Al 59’ apre le marcature Moro, poi al 69’ Torri fissa il punteggio sul definitivo 0-2. Prossima giornata (32^): Alessandria-Bellaria, Cuneo-Rimini, Forlì-Monza, Santarcangelo-Mantova e Spal-Virtus Vecomp Verona.
Giovanni Cristiano