Cronaca
Il professore del Natta, colpito alle spalle con dieci coltellate, ha cercato invano di difendersi
Il professore del Natta, colpito alle spalle con dieci coltellate, ha cercato invano di difendersi
BERGAMO, 6 OTTOBRE - Sono state dieci le coltellate sferrate alla schiena, ed infine il colpo fatale, alla gola, che hanno ucciso Cosimo Errico, rivela l’autopsia eseguita all'ospedale Papa Giovanni dall'anatomopatologa Yao Chen di Pavia, la quale ha accertato che i colpi gli hanno tagliato la giugulare in due punti. La morte è avvenuta per asfissia in seguito a emorragia interna.
Dieci fendenti inflitti con un'arma a lama liscia e dritta, probabilmente un coltello e non una roncola o un’accetta come originariamente ipotizzato.
Il docente 58enne, trovato morto nella fattoria che gestiva ad Entratico la notte tra mercoledì e giovedì dal figlio Simone, ha ferite da arma da taglio alla nuca, al collo, sul dorso, di traverso sul viso (dalla bocca fino al mento) e diversi segni alle mani che indicano l'estremo tentativo di difendersi dalla violenza omicida dell’assassino.
Gli inquirenti ipotizzano che il professore sia stato attaccato alle spalle, nel momento in cui era voltato di tre quarti rispetto al suo aggressore. Le lesioni riportate a mani e braccia indicano che già dai primi colpi ricevuti, si sia girato per difendersi e ripararsi dai colpi, poscia, è stato freddato dalla coltellata alla gola che ha reciso la vena giugulare. La derivata emorragia ha procurato il decesso per soffocamento.
Dall’autopsia non si è riusciti a stabilire l’ora esatta della morte, a causa del fuoco che ha avvolto il corpo della vittima alterandone così la temperatura.
Secondo gli inquirenti, l’aggressione potrebbe essere stata effettuata da un solo individuo, non si esclude comunque la possibilità che possa essersi avvalso della collaborazione di un complice.
Intanto le indagini proseguono ininterrottamente, i militari hanno già ascoltato, tra dipendenti, vicini e gente del luogo 25 persone.
Luigi Palumbo
Fonte immagine: Bergamonews