Il processo Mediaset non si ferma. Respinta la richiesta di sospensione dei legali di Berlusconi
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MILANO, 18 GENNAIO 2013 - Il processo Mediaset deve continuare. È stata questa la risposta della Corte d'Appello di Milano, presieduta da Alessandra Galli, che ha respinto la richiesta dei legali di Silvio Berlusconi, i quali avevano domandato la sospensione del dibattimento fino alla fine delle elezioni, motivando tale sospensione con il legittimo impedimento.
La Corte, invece, ha trovato le motivazioni fornite dai legali del Cavaliere «talmente generiche che non consentono di comprendere come le udienze interferiscano con la campagna elettorale». Inoltre, continua l’ordinanza fornita dalla Corte, la sentenza del processo arriverà dopo le elezioni e pertanto non c'è il rischio che il «clamore mediatico» possa turbare la competizione politica.
Il processo sul caso Mediaset non è l’unico procedimento che gli avvocati di Berlusconi intendevano congelare: i legali difensori del leader Pdl avevano chiesto anche la sospensione del processo Ruby, negata, e del dibattimento per sull'intercettazione Fassino-Consorte, la cui richiesta di sospensione è stata accettata ieri.[MORE]
Il problema del processo Mediaset, oltre alla condanna a quattro anni di reclusione che grava sulla testa del Cavaliere a seguito della condanna in primo grado per frode fiscale ed irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi, riguarda l’interdizione dai pubblici uffici per tre anni da parte di Berlusconi, in caso la sentenza venga confermata in secondo grado.
A quel punto, quando arriverà il verdetto della corte, come ci si regolerà nel caso Berlusconi ottenga nelle elezioni politiche di febbraio una consistente percentuale di voti o addirittura vinca le elezioni?
(Foto: acmilanmania.it)
Giovanni Gaeta