Il problema delle tasse in Italia nella commedia “Tartassati dalle tasse” con Biagio Izzo
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LAMEZIA TERME (CZ) 16 FEB problemi dei piccoli imprenditori vessati dalle tasse con i richiami connessi sono stati al centro della commedia “Tartassati dalle tasse” scritta e diretta da Eduardo Tartaglia e portata in scena al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme nell’ambito della rassegna teatrale Vacantiandu , con la direzione artistica di Diego Ruiz e Nico Morelli, e la direzione amministrativa di Walter Vasta.
Ad interpretare eccellentemente la pièce il grande comico Biagio Izzo tornato a Lamezia Terme dopo essere stato, tre anni fa, protagonista dello spettacolo “ Di’ che ti manda Picone”, ora nelle vesti dell’imprenditore Innocenzo Tarallo affiancato dai bravi attori Mario Porfito (Maresciallo della Finanza Gilberto), Stefania De Francesco ( moglie del maresciallo), Arduino Speranza (Chef giapponese), Roberto Giordano ( finanziere un po’ imbranato) e Adele Vitale ( figlia di Tarallo) , i quali hanno suscitato negli spettatori, che hanno letteralmente invaso la platea occupando ogni ordine di posto, tante risate e divertimento per tutta la durata dello spettacolo di circa due ore e trenta.
L’ilarità e l’allegria sono scaturite dalle battute comiche o a doppio senso o dalla palese ignoranza della conoscenza della lingua italiana e della grammatica da parte di alcuni personaggi senza però incidere sulla leggerezza e sulla gradevolezza dello spettacolo anche se velato da una sottile ironia e atto a far riflettere sulla legalità ed onestà con cui molte persone devono fare i conti quando sono messe alle strette di fronte ai problemi della vita. Biagio Izzo, cinquantaquattrenne ancora piacente soprannominato Brillantone e imprenditore nel settore della ristorazione, si ritrova proprietario di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda.
Dopo tanti sacrifici Tarallo vorrebbe godersi la vita ma ne è impedito dal pagamento delle tasse eccessive, che affliggono gran parte degli italiani, anche se in realtà guadagna poco o nulla perché lo chef giapponese, adottando la strategia del mezzo chilo, fa credere alla clientela che il ristorante sia pieno.
Da qui cominciano i guai con il fisco e il susseguirsi degli equivoci che accendono i riflettori sulle motivazioni reali e reiterate delle evasioni fiscali, spesso giustificate dalla necessità di assicurare ai figli ciò che chiedono e anche quello che non chiedono con particolare riferimento ad Adele, figlia di Tarallo e ai tre figli del Maresciallo della Finanza Gilberto. Biagio Izzo, mantenendo costante la sua dinamicità espressiva con progressivo aumento del tono umoristico dello spettacolo, è sceso più volte in platea ed ha comunicato col pubblico tra battute improvvisate e frasi da copione come questa: « Io non posso pagare le tasse al commercialista se non guadagno.
Dovremmo creare una rivoluzione generale per questo». Molto interessante la conversazione tra Tarallo e il Maresciallo della Finanza Gilberto per il quale « il vero sacrificio che si fa per i figli è quello di restare onesti e non quello di evadere le tasse per assicurare loro qualcosa in più di quel che possiamo permetterci». Dalla commedia è emerso un significativo messaggio secondo il quale è necessario che i giovani restino a lavorare nel Sud , è opportuno ripristinare un buon rapporto tra padri e figli e rispettare le leggi dello Stato per perseguire il bene collettivo e non quello personale. Alla fine dello spettacolo il pubblico ha esternato il suo apprezzamento per tutto il cast, ma soprattutto per il mattatore Biagio Izzo, con prolungati e fragorosi applausi.
Lina Latelli Nucifero
Foto di scena