Il Presepe della Parrocchia SS. Rosario illumina Sellia Marina
Il Presepe della Parrocchia SS. Rosario illumina Sellia Marina: tradizione, comunità e fede nel Contest “Rioni in Festa”
Una natività realizzata dalla comunità per valorizzare il Natale, la tradizione e l’identità culturale del territorio
La Parrocchia SS. Rosario di Sellia Marina ha preso parte al contest natalizio “Rioni in Festa: Il Natale a Sellia Marina”, un’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale per valorizzare le tradizioni e rendere il paese protagonista di un percorso di comunità.
I parroci don Raffaele e don Giuseppe hanno espresso un sentito ringraziamento al Comune di Sellia Marina, guidato dal Sindaco Walter Placida, per aver promosso questa iniziativa capace di rafforzare il senso di appartenenza e di collaborazione tra i cittadini. Un grazie particolare è stato rivolto anche a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della natività — Francesco Buffa, Giancarlo Budace, Francesco Napoli, Ciccio Pellizzi, Totò Garcea, Irco, Antonino Corea, Giovanni Catizone e Angela Sacco — oltre ai fotografi Foto Lux, Maria Verde e Davide Ionà per il servizio fotografico.
Il presepe, allestito nei pressi del Calvario, è stato accompagnato da un messaggio dedicato alla storia e al significato dei personaggi, rendendo l’opera non solo un’installazione artistica, ma anche un percorso catechetico e culturale.
Il presepe: simbolo di fede, tradizione e identità comunitaria
Realizzare un presepe non significa soltanto decorare un angolo del paese. Significa dare voce a una delle tradizioni più amate del Natale, un racconto che parla di fede, speranza, umiltà e rinascita.
Nel contesto del Giubileo 2025, il presepe assume un valore ancora più profondo: rappresenta il ritorno alle radici del messaggio cristiano, Dio che si fa uomo e viene ad abitare tra noi.
Le origini del presepe
La parola presepe deriva dal latino praesaepe, cioè mangiatoia.
Le sue radici affondano nel 1223, quando San Francesco d’Assisi realizzò a Greccio il primo presepe vivente per far rivivere l’emozione della nascita di Gesù in modo semplice e vicino alle persone.
Il primo presepe con statue fisse viene invece attribuito allo scultore Arnolfo di Cambio nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma (1283). Da quel momento, questa tradizione si è diffusa in tutta Europa, assumendo forme e stili diversi:
- dal presepe napoletano barocco, ricco di dettagli e vita popolare,
- ai presepi scolpiti in legno delle Dolomiti,
- fino alle interpretazioni moderne, essenziali e simboliche.
I personaggi del presepe e il loro significato
La Sacra Famiglia
La Sacra Famiglia è il cuore del presepe:
- Maria, simbolo di fede e accoglienza;
- Giuseppe, icona di protezione e silenziosa dedizione;
- Gesù Bambino, la Luce che illumina il mondo.
La loro presenza richiama valori essenziali: famiglia, umiltà, amore e fiducia.
Gli Angeli
Gli angeli, spesso collocati in alto con la scritta “Gloria”, rappresentano i messaggeri della Buona Notizia.
Sono il ponte tra cielo e terra, simbolo di pace e speranza.
I Re Magi
Guidati dalla stella cometa, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre incarnano la ricerca del divino.
I loro doni — oro, incenso e mirra — raccontano la natura regale, divina e umana di Gesù.
Nel cammino giubilare ricordano che la fede è un viaggio: personale, costante, orientato alla Luce.
I Pastori e gli Animali
I pastori, umili e autentici, sono i primi testimoni della nascita di Cristo: rappresentano l’apertura del cuore e la semplicità.
Il bue e l’asino, presenti in quasi ogni rappresentazione, simboleggiano la creazione intera che partecipa alla gioia della nascita.
Il presepe oggi: una tradizione che continua a parlare
Nonostante la modernità e la velocità della vita quotidiana, il presepe conserva una forza unica:
- educa all’attesa,
- richiama il valore del silenzio,
- invita alla riflessione e alla condivisione.
Allestire un presepe in famiglia o in comunità significa creare un momento di incontro e di pace, custodire la memoria della propria tradizione e riscoprire il senso più autentico del Natale.
Nel Giubileo 2025, il presepe diventa un luogo simbolico:
un invito a rinascere, come individui e come comunità, nella luce della fede.
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