Estero
Il PKK promette di non ostacolare lo svolgimento delle amministrative di marzo
HAKKARI (TURCHIA), 10 DICEMBRE 2013 – Un rappresentante del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) che risiede in Europa, ha dichiarato che il movimento non comprometterà il regolare svolgimento delle elezioni amministrative previste all'inizio del prossimo anno in Turchia, e che investigherà sui disordini avvenuti di recente nel sud-est del paese. Circa un mese fa era stato chiesto al governo di aprire un'indagine sulle proteste verificatesi nella provincia orientale di Hakkari, dove anche il PKK avrebbe effettuato le proprie ricerche.
“Tutti chiedono un'accelerazione al processo. Abbiamo chiesto al governo di non ritardare le indagini, perché vi sono numerosi nemici al progetto di pacificazione”. Lo scorso 6 dicembre, Veysel Isbilir, 34 anni, e suo nipote Mehmet Resit Isbilir, di 32, hanno perso la vita nel quartiere Yuksekova di Hakkari, nel corso di una manifestazione provocata dal fatto che alcune tombe appartenenti ai membri del PKK erano state vandalizzate. I disordini sono stati biasimati dal primo ministro Erdogan, che li ha visti come i tentativi di gruppi di persone che vogliono ostacolare il processo di pace. Dal carcere di Imrali, il leader del movimento curdo Ocalan ha fatto sapere che il PKK vuole garantire tranquillità al governo, affinché esso si sbrighi a promulgare leggi che favoriscano il processo di pace, fino alle prossime elezioni presidenziali, dove concorrerà anche il PKK.
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Le prossime amministrative di marzo non saranno comunque ostacolate dall'”uso delle armi”: “vogliamo che le elezioni avvengano in un clima tranquillo. Non è vero che noi del PKK abbiamo intenzione di prendere parte alle elezioni con azioni armate, così come si continua a ripetere nell'opinione pubblica turca. Noi vogliamo un'atmosfera idonea al loro regolare svolgimento”.
Foto: hurryietdailynews.com
Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)