Parola e Fede

Il peccato e la ribellione di Lucifero

Oggi risponde alle domande, di Nicola di Bari e Adele da Biella, il sacerdote Nicola De Luca.

D. Mi è stato detto che minimizzare un peccato è peccato e accentuare un peccato è peccato. Scusate per il gioco di parole. Mi date una spiegazione comprensibile? Grazie, Nicola da Bari.

R. Carissimo Nicola,
non conosco bene tutto il contesto in cui questa frase sia stata affermata. Probabilmente ci si riferisce a due tendente contrarie e nocive per l’anima e per ogni comunità che oggi sono diffuse come un cancro. Da un lato vi è la tentazione a considerare il peccato quasi normale, naturale, una realtà che non ci Vede come creature fatte a immagine e somiglianza di Dio e che a Lui non reca alcuna offesa. L’altra tentazione, invece, vedrebbe il peccato ovunque anche dove esso non è. Allora dobbiamo avere chiare alcune verità. [MORE]
1) Cosa è il peccato
2) Come si distingue
3) Quando vi è peccato
4) Il rimedio al peccato

Rispondo:

1)
Qualunque peccato l’uomo commetta non è un semplice errore o uno sbaglio così come può fare un bambino piccolo nella sua fase di crescita e nella sua condizione di innocenza. Il peccato è un’offesa all’amore di Dio, è una ribellione alla sua verità, è un rifiuto alla sua grazia che Egli quotidianamente vuole riversare su noi. Non solo. Il peccato ci rende profondamente egoisti e incapaci di amare Dio, noi stessi e gli altri.

2) Il peccato si distingue sempre in mortale e veniale. Il primo ha questo nome proprio perché ci conduce alla morte eterna. Distrugge l’amore di Dio in noi e la giusta relazione con noi e i fratelli. Inoltre si chiama così perché è una grave trasgressione della legge di Dio. Il secondo pur non elimina l’amore di Dio in noi anche se resta pur sempre un’offesa e un oltraggio alla sua grazia.

3) Noi possiamo parlare di peccato quando sussistono tre condizioni essenziali: materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso. Se una di queste condizioni non c’è peccato.

4) “Lasciatevi riconciliare con Dio” esortava san Paolo. Il rimedio al peccato è il sacramento della Riconciliazione, Confessione o Penitenza, che ci ridona l’amore perduto di Dio e ci rimette dopo sincero pentimento sulle vie della grazia.


D. Perché Lucifero si è ribellato a Dio? Grazie, Adele da Biella.

R. Lucifero o Satana fu creato buono da Dio così come tutti gli altri Angeli. Ma il Signore, nel suo grande amore, lo rese libero. Satana con volontà libera ha scelto di emanciparsi per sempre da Dio e dal suo amore portando dietro di sé tutti gli altri angeli ribelli. La motivazione più plausibile è che questo atto di ribellione sia stato dettato dalla sua superbia e tracotanza. La sua scelta è avvolta da un grande mistero. Satana era invidioso di Dio, della sua gloria, della sua onnipotenza e avrebbe voluto usurparla. Per tale ragione mutò la sua natura angelica in natura demoniaca e la sua decisione fu eterna e irrevocabile. Egli eternamente sceglie di essere contro Dio e l’umanità.

Se vuoi approfondire la cosa ti consiglio di andare sul sito del Movimento Apostolico www.movimentoapostolico.it e cercare tra i Meditare dell’Ispiratrice quello dal titolo “Regno di tenebre”.

 

Don Nicola De Luca

 

Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.