Politica

Il PD si mobilita e scende in piazza

CATANZARO - Il Partito Democratico si mobilita e scende in piazza. Venerdì 18 Giugno 2010 in Piazza Grimaldi ci sarà un presidio per dire no ad un manovra finanziaria del governo che penalizza pesantemente il mezzogiorno e la Calabria, senza favorire nessun meccanismo di crescita e di sviluppo.
La crisi economica non è conclusa. Anzi. Questa manovra così realizzata avrà effetti drastici sui servizi pubblici locali erogati dalle regioni, dai comuni e dalle province, e tutto ciò si tradurrà in un peggioramento generalizzato dei servizi, asili nido, scuole materne, costringendo gli enti locali ad un rincaro delle tasse. [MORE]E' di ieri l'altro la legittima presa di posizione di tutti i Governatori delle Regioni, Lombardia con Formigoni in primis.
Questa manovra sarà pesantissima nei confronti del pubblico impiego: sono previsti aumenti di stipendio congelati fino al 2013. Saranno bloccati i rinnovi contrattuali. Un impiegato della sanità avrà perso 2990 euro. Un impiegato in un ministero 2758 euro. In una città a maggioranza a reddito fisso come Catanzaro significherà un abbassamento netto del tenore di vita di migliaia di famiglie, con un ulteriore contrazione dei consumi.

Questi tagli indiscriminati contribuiranno a creare un'ulteriore differenza tra i ricchi ed i poveri e tra il Sud ed il Nord del paese. Drammatica la situazione nella scuola e nelle università. Con questi tagli si è perpretato un'autentico furto di futuro ai danni delle nuove generazioni. Infatti, dietro la falsa affermazione di aver avviato una riforma, si nasconde una batosta di 10 mld di euro in tre anni che renderanno ancor più dequalificati i servizi all'istruzione infliggendo ai docenti e agli insegnanti un'ulteriore umiliazione e perdita di status.

Un governo senza bussola e senza strategia che pensa solo ai problemi di Berlusconi: giustizia, interessi economici, leggi bavaglio alle voci contrarie. L'italia, al contrario, avrebbe bisogno di ben altro: di innovazione, di sviluppo, di crescita, di consumi. E di una lotta senza quartiere per il lavoro e per i giovani senza lavoro e i precari.
In tale contesto stride il silenzio colpevole della destra meridionale e calabrese senza nessun peso e voce contraria. Pensiamo che, c'e' da giurarci, voterà supina questi provvedimenti ai danni del sud e dalle Calabria rendendosi responsabile della riduzione del già basso tenore di vita di questi territori.Un modo strano, non c'e' che dire, di dire grazie rispetto ai consensi ricevuti nelle ultime elezioni regionali.
Sarà compito del partito democratico di dare battaglia per contrastare l'iniquità di tali provvedimenti e concentrare le sue proposte per l'avvio di un processo di crescita e di sviluppo. In particolare il Pd propone:
1.Investimenti per l'economia verde, il risparmio e l'efficenza energetica. Sostegno alla scuola, all'università e alla ricerca;
2.Riforma fiscale per spostare il carico fiscale dai redditi da lovoro e impresa ai redditi da capitale;
3.Allentamento del patto di stabilità interno per Comuni, Province, e Regioni per far ripartire gli investimenti nelle infrastrutture e aprire migliaia di piccoli cantieri;
4.Riavvio delle liberalizzazioni nel settore dei servizi.
Per tutti questi motivi invitiamo la cittadinanza di Catanzaro, gli insegnanti, i pensionati, i precari, i tanti giovani senza lavoro a partecipare al presidio di Venerdì 18 Giugno per far ripartire il paese, dare speranza alla Calabria e per dare voce a tutti i protagonisti sociali colpiti dalle scelte del governo Berlusconi. Facciamoci Sentire!
Coordinamento Cittadino
P.D. di Catanzaro


(notizia segnalata da pino tomasello)