Cultura e Spettacolo

Il Nobel per la letteratura a Dante Maffia: la Regione lo chiede all'Accademia di Svezia

REGGIO CALABRIA, 2 NOVEMBRE 2013 - C’è un primo passaggio formale nella corsa al Nobel per la letteratura dello scrittore calabrese Dante Maffia: l’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri, ha formalmente richiesto all’Accademia di Svezia di prenderne in considerazione la candidatura, come auspicato unanimemente dal Consiglio regionale con un ordine del giorno presentato dal vicecapogruppo dell’Udc Gianluca Gallo e sottoscritto anche dai consiglieri Mario Franchino (Pd), Giuseppe Caputo (Pdl), Domenico Talarico (Idv), Damiano Guagliardi (Fds).

In una comunicazione fatta giungere a Giovanni Pistoia, presidente del Comitato che si prefigge lo scopo di far entrare lo scrittore rosetano nell’Olimpo della letteratura mondiale, l’assessore Caligiuri ha reso noto di aver «inoltrato lettera di sostegno all’Accademia di Svezia, in ossequio all’indirizzo del Consiglio regionale, per prendere in considerazione la candidatura al Premio Nobel di Maffia. Invece, sul sito www.conoscenzacalabria.it è stata aperta un’apposita sezione dove reperire tutte le informazioni utili per sostenere concretamente questa iniziativa, segno di una mobilitazione attraverso la quale fare emergere la vera natura della Calabria: quella culturale».

L’impegno dell’assessorato e con esso della Regione Calabria è commentato con favore da Gallo, che sottolineata «la straordinaria sensibilità dell’assessore Caligiuri», rivolge un appello al mondo delle istituzioni e della cultura calabresi affinché intensifichino il proprio impegno «per una giusta causa e per un autore», afferma, «i cui scritti testimoniano un costante e indefesso impegno per la divulgazione della cultura in tutta la sua ampiezza e profondità: egli rappresenta il mondo di fermenti e di furori del nostro tempo, ma anche il futuro di un mondo, come quello calabrese, che ha diritto finalmente di uscire dal pantano dei pregiudizi, dell’isolamento e della ingiusta condanna».

Nato a Roseto Capo Spulico nel 1946 da padre cassanese, dopo essersi trasferito e laureato a Roma Maffia si è dedicato all’insegnamento universitario, collaborando con diverse riviste e quotidiani e curando per anni anche la rubrica dei libri per Rai 2. Sterminata è la sua produzione letteraria e poetica, che si compone di decine di opere tradotte in tutte le lingue del mondo. Come poeta fu segnalato, agli esordi, da Aldo Palazzeschi e da Leonardo Sciascia, che con Dario Bellezza lo ha definito «uno dei poeti più felici dell’Italia moderna». Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004 lo ha insignito di Medaglia d’Oro per i suoi meriti culturali. Adesso per lui potrebbe arrivare il Nobel. [MORE]

Notizia segnalata da: (Segreteria politica Consigliere regionale Gianluca Gallo)