Pubblica Istruzione

Il Miur bacchetta le decisioni improvvide dei dirigenti scolastici

LAMEZIA TERME (CZ) 10 NOVEMBRE - I Partigiani della Scuola Pubblica  rendono noto che talvolta anche il Miur critica aspramente   alcune deliberazioni improvvide adottate dai dirigenti scolastici con esplicito riferimento  al riconoscimento del Miur relativo alla    legittima cancellazione  del provvedimento con il quale la dirigente  dell’Istituto Professionale Einaudi di Lamezia Terme  aveva assegnato delle cattedre ad alcuni  docenti arrecando disagi agli stessi e agli studenti. Tale assegnazione è stata dichiarata illegittima in via definitiva da parte del giudice. La vicenda risale allo scorso anno scolastico durante il quale una docente dell’Einaudi  aveva presentato un ricorso ex articolo 700 del codice di procedura civile contro l’assegnazione di cattedre, ritenuta da lei illegittima, in quanto era stata adottata calpestando i poteri e i diritti degli organi collegiali.

L’assegnazione delle cattedre era avvenuta in palese disparità di trattamento rispetto ad altri docenti della stessa disciplina ai quali venivano assegnate da due a tre classi fino ad un massimo di sei mentre alla ricorrente ben otto classi spalmate tra  diurno e serale, inizialmente con ben 10 ore buca.  I Partigiani della Scuola Pubblica  diffondevano, tramite stampa,  la notizia secondo la quale il giudice aveva accolto in toto il ricorso. La dirigente scolastica dichiarava che si sarebbe difesa proponendo reclamo avverso l’ordinanza che aveva accolto il ricorso, nel frattempo, però, non eseguiva  l’ordinanza in base alla quale avrebbe dovuto riassegnare le cattedre della disciplina interessata . Per tale motivo la docente ricorrente era stata costretta a rivolgersi di nuovo al giudice affinché stabilisse le modalità di esecuzione dell’ordinanza. Intanto la dirigente scolastica riassegnava le cattedre sostituendo quattro classi della docente ricorrente con altre quattro   con la conseguenza che a fine anno scolastico , dal 3 maggio 2018, circa 200 studenti erano costretti a subire lo scambio delle rispettive docenti di diritto andando incontro a seri disagi soprattutto a livello didattico.

Resa pubblica la vicenda, la senatrice Bianca Laura Granato e il Garante  per l’Infanzia avvocato Antonio Marziale intervenivano in difesa degli alunni invitando per iscritto  la dirigente scolastica a rivedere il suo strano e bizzarro provvedimento. Essendo però in prossimità della chiusura dell’anno scolastico, il giudice lasciava la situazione immutata ed ora, in data odierna, l’udienza per la discussione del reclamo non è stata  tenuta  perché  il Miur ha rinunciato agli atti disattendendo le ragioni della dirigente scolastica. Pertanto l’ordinanza , con cui il giudice aveva accolto in primo grado il ricorso della docente ricorrente e con cui l’amministrazione era stata condannata alle spese, è diventata definitiva. Infatti in seguito della rinuncia, il Miur ha considerato legittima la cassazione del provvedimento  con il quale la dirigente scolastica procedeva all’assegnazione delle cattedre,  ora dichiarata illegittima in via definitiva.

Foto: Einaudi

Lina Latelli Nucifero