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MILANO, 29 MARZO 2012- Milan e Barcelona regalano un poco pronosticato pareggio a reti bianche nell’andata dei quarti di finale di Champions League, non avaro di emozioni. San Siro indossa lo smoking per la partita contro i catalani, esibendo un colpo d’occhio spettacolare con una coreografia delle grandi occasioni.
Nel primo tempo il Milan fallisce due colossali occasioni da rete prima con Robinho e poi con l’ex del match, Zlatan Ibrahimovic. Il Barça di Guardiola (polemico sulle condizioni del terreno di gioco) nonostante i pericoli già citati, riesce a dare il via alla solita manovra avvolgente che porta, stabilmente, tanti uomini nella metà campo rossonera, dando l’impressione di poter trovare da un minuto all’altro l’imbucata vincente. Un possesso palla difficile da interrompere, che libera al tiro Xavi e Dani Alves. Tuttavia è su un contropiede che il Milan rischia concretamente di soccombere, ma è bravo Antonini a deviare il tiro di Sanchez lanciatissimo verso la porta. Lo stesso ex attaccante dell’Udinese aveva protestato, in precedenza, per un presunto fallo da rigore di Abbiati ai suoi danni. Il primo tempo ha visto, quindi, il Barça padrone del campo con il Milan pericolosissimo sotto porta. L’andazzo nella ripresa, sostanzialmente, non cambia, con entrambe le squadre visibilmente stanche e, di conseguenza, meno lucide. [MORE]
La squadra di Allegri, orfana di Thiago Silva, difende bene, aiutata dalla freschezza degli uomini subentrati dalla panchina, come El Sharawi. Il Milan tenta con Ibra di calamitare palloni giocabili ma Valdes passa un secondo tempo senza particolari patemi d’animo. Nel finale Abbiati dice no a Messi e sulla ribattuta del portiere milanista è provvidenziale, ancora una volta, Antonini (migliore in campo) nello sventare la minaccia.
Un pareggio senza reti che lascia apertissimo il discorso per l’approdo alla semifinale per entrambe le compagini. Il Milan ha lottato, evidenziando sorprendenti doti agonistiche non sempre messe in mostra. Il Barça ha sbattuto contro il muro rossonero, imponendo un’indiscussa superiorità tecnica, rivelatasi però sterile. Gli uomini di Guardiola non possono, di certo, uscire ridimensionati da questa sfida. D’altro canto il Milan potrebbe invece rafforzarsi con questo pareggio, da un punto di vista psicologico. Infine l’aspetto più importante scaturito da questi primi 90 minuti, consiste nel fatto che i rossoneri dovranno segnare e non perdere per passare il turno. Intendiamoci un’impresa ardua, quella che attende il Milan martedì prossimo in Spagna. Se prima c’era l’obbligo di provarci, ora c’è l’obbligo di crederci.
Davide Scaglione
Foto tratta da Yahoo! Sport