Il medico di Berlusconi: "Ha rischiato di morire, sarà operato al cuore"
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MILANO – Verso le 17 di giovedì 9 giugno presso l'Ospedale San Raffaele di Milano - dove Silvio Berlusconi è ricoverato da tre giorni per uno scompenso cardiaco – si è tenuta una conferenza stampa per fare chiarezza sulle condizioni dell’ex premier. Alberto Zangrillo, medico personale del presidente del Milan, ha dichiarato: «Silvio Berlusconi ha rischiato di morire: è arrivato in ospedale in condizioni severe, preoccupanti e ne era consapevole. Lui se ne rendeva conto, e il suo cuore, il ventricolo sinistro, era in una crisi acuta». [MORE]
Zangrillo ha poi ha annunciato: «Berlusconi sarà sottoposto a un intervento per la sostituzione della valvola aortica. Gli accertamenti proseguiti fino a ieri hanno ci hanno consentito di identificare in modo esatto e certo la patologia della valvola aortica del presidente Berlusconi che si chiama insufficienza aortica. In questo caso, c’è un unico modo per correggerla ovvero la sostituzione della valvola aortica, è un intervento chirurgico».
«Silvio Berlusconi – ha aggiunto il medico - l'ha presa male all'inizio non volendoci credere, un incidente di percorso abbastanza sgradevole. Poi l'ha presa con grande coraggio e determinazione. È un uomo che, esaurita la fase che è assolutamente necessaria di metabolizzazione del problema, non ha avuto il minimo dubbio e si è affidato in modo pieno alla nostra responsabilità».
Il dottor Zangrillo ha poi ricostruito l’arrivo in ospedale del Cavaliere: «Nella giornata di domenica, il presidente Berlusconi era a Roma ed ha manifestato i chiari segni di uno scompenso cardiaco. Ho parlato con lui, era mattina, l’ho invitato di ritorno a Milano di transitare direttamente al San Raffaele. Evidentemente, lui mi ha in parte non ubbidito, perché ha voluto votare». «Solo allora, nel pomeriggio, ci ha raggiunto – ha raccontato il medico- Da allora sono iniziati una serie di accertamenti progressivi, condotti con una strategia razionale in base ai segni che il medico coglie. Abbiamo avuto modo di completare tutti gli accertamenti mirati al distretto cardio-vascolare. Sono durati fino alla giornata di ieri e ci hanno consentito di identificare in modo esatto e certo una patologia della valvola aortica che si chiama insufficienza aortica».
Zangrillo si è inoltre soffermato sulla gravità della patologia da cui è affetto l’ex presidente del Consiglio: «Questa patologia può avere vari gradi di severità e, in questo caso, ha dato un segno severo pari ad un’insufficienza aortica severa. Quando si parla di severità siamo legati a dare una conseguenza temporale: il tasso di mortalità per la patologia senza intervento è il 10% entro l'anno per cui è uno dei motivi che ci impone di seguire questa strategia. In questo caso, c’è un unico modo per correggerla ovvero la sostituzione della valvola aortica, è un intervento chirurgico». «È un intervento di cardio-chirurgia convenzionale –ha proseguito - L’intervento verrà eseguito dal professor Ottavio Alfieri e della sua équipe. Durerà circa 4 ore ed è previsto che il paziente alloggi in terapia intensiva, nell’ala da me diretta e stazionerà lì per uno-due giorni. Dopodiché potrà essere ricoverato in un reparto di degenza. Seguirà una fase di riabilitazione che stimiamo nel giro di un mese, se non subentrano complicazioni, ci riconsegnerà la vitalità di un uomo con una vita attiva meglio di prima». «L’intervento – ha concluso Zangrillo - dovrebbe essere effettuato entro la metà della settimana prossima».
Prima che avesse inizio la conferenza stampa Berlusconi ha ricevuto la visita dell'avvocato Ghedini e dei figli. Nel rispondere ai cronisti presenti all'ingresso Marina e Luigi Berlusconi si sono limitati a dire: «Proseguono gli accertamenti».
[foto: calciomercato.com]
Antonella Sica