Parola e Fede
Il matrimonio cristiano
CATANZARO 02 FEBBRAIO 2012 - Oggi risponde alle domande di Romolo e Marco il sacerdote Alessandro Carioti.
R. Caro Romolo,
la gioia di una persona non è solo quella di fare un passo decisivo nella sua vita, quale di sposarsi, ma è di vivere nella volontà di Dio la propria condizione di vita. Con il matrimonio cristiano si diventa una sola carne, si vive sulla terra a immagine del mistero del Dio Trinità manifestando l’amore che Cristo ha per la chiesa e per l’umanità.[MORE]
La prima cosa da tenere presente è che il sacramento del matrimonio non è un momento di arrivo di un percorso o di un progetto umano, ma è l’inizio di una missione di fede, da rinnovare giorno per giorno. Il matrimonio è il dono della vita dell'uno per l'altra, offerta della propria vita all’altra. Una vita, però, che si dona all’altra (e reciprocamente) ricolmata di santità, virtù, fortezza, pazienza, sopportazione, verità, grazia e che, nel momento in cui si dona, è capace di arricchire, far crescere, cambiare, elevare, rispettare, comprendere, infondere speranza, manifestare gran senso di responsabilità e fiducia nell’altra. Si diventa marito/moglie o padre/madre esemplari tenendo presenti le proprie responsabilità e i doveri di giustizia che si assumono davanti a Dio. Per questo occorre tanta preghiera, cibarsi dell’eucaristia, perché la grazia divina conceda di essere perseveranti in questa missione e avere luce necessaria per affrontare le eventuali difficoltà della vita.
Caro Romolo, l’augurio che faccio e che, in questa società senza Dio, attraverso la gioia della vostra fede, voi possiate “fare la differenza” ed essere un segno luminoso della benedizione del Signore nel mondo. La Madre della Redenzione vegli ogni giorno sul vostro cammino!
Tanti auguri!
R. Ogni sacramento è un segno efficace di grazia, perché opera lo Spirito Santo. Solo il Battesimo è condizione necessaria per ricevere gli altri sacramenti. Per quanto riguarda ciascun sacramento, ognuno è indipendente dagli altri!
Tuttavia, è importante comprendere che il sacramento della Cresima fa del cristiano una persona adulta nella fede, un “soldato” di Cristo, un testimone maturo, perché lo ricolma della pienezza dei doni dello Spirito Santo e gli consente di vivere la propria vocazione, o missione particolare, nella fortezza e nella luce dei seguenti doni: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Scienza, Fortezza, Pietà e Timore del Signore, unitamente a tutti i sentimenti che sono propri dello Spirito.
Da questo si comprende che la Cresima, essendo un sacramento necessario per vivere bene ogni condizione di vita, non può essere ritenuto superfluo o inutile allorquando si decida di assumersi la responsabilità di affrontare la via del matrimonio cristiano e di viverlo con autenticità: fedeltà, amore, pazienza, comprensione, rispetto reciproco, paternità e maternità responsabile, ecc., insomma con l’aiuto dei doni celesti. Nessun cristiano dovrebbe privarsi di un così sommo sacramento!
don Alessandro Carioti Docente di teologia fondamentale presso l'Istituto Teologico Pio XI di Reggio Calabria
Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it