Economia

Il manifesto delle imprese per una crescita senza contrasti e divisioni. Salviamo l'Italia

ROMA, 30 SETTEMBRE 2011 - É stato presentato nella giornata di oggi il manifesto delle imprese per rilanciare la crescita condiviso da Confindustria, Abi, Rete imprese, cooperative e Ania. A promuovere l’evento, il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia: <<Non c'è più tempo, servono riforme coraggiose, subito. La situazione è complessa e preoccupante, siamo pronti a fare la nostra parte ma serve una politica economica diversa. Non ci vogliamo sostituire alla politica, non spetta a noi dire che il governo deve cambiare ma diciamo che il momento è complesso e c'è una grave urgenza>>.[MORE]

E quindi dettaglia la sua proposta: <<Una patrimoniale dell'1,5 per mille su tutti gli attivi mobiliari e immobiliari, esenti quindi i patrimoni inferiori a 1,5 mln di euro>>. Per la Marcegaglia nulla è perduto e se il governo riuscisse a varare le misure per lo sviluppo già verso metà ottobre andrebbe davvero bene.

Della stessa corrente di pensiero il presidente di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi: <<L'Italia è ad un bivio. Può cogliere la strada delle riforme e della crescita in un contesto di stabilità dei conti pubblici o, viceversa, scivolare ineluttabilmente verso undecimo economico e sociale. Noi non vogliamo sostituirci al governo ma chiediamo che “salvare l’Italia” non sia soltanto uno slogan>>.

Proseguono Giuseppe Mussari, presidente dell’Abi e Fabio Cerchiai, presedente di Ania: <<Il nostro è uno spirito serio e preoccupato per la fase che stiamo attraversando quindi accettiamo tutte le idee che portano alla crescita senza divisioni o contrasti>>.

Infine il presidente di Alleanza per le Cooperative, Luigi Marino: <<Al tavolo con il governo sullo sviluppo ci siamo occupati in particolare di rilancio delle opere pubbliche. Sul piano delle dismissioni previsto dal Tesoro lo vedremo, è comunque apprezzabile nelle quantità>>.

Carmine Mainiero