Il libro-guida sulle aritmie cardiache, "“un trattato medico, dedicato ai non medici, preziosissimo”
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La sincope? Affligge in Italia circa 6 milioni di persone e ha un’incidenza del 6% l’anno. La morte cardiaca improvvisa colpisce ogni anno in oltre mille soggetti sotto i 35 anni ed è responsabile di circa 50.000 decessi all'anno in Italia, mentre nella popolazione anziana i pazienti affetti da fibrillazione atriale sono oltre 1.100.000 (un anziano su 12). Per impedire l'insorgenza e la progressione di molte malattie, prevenzione e conoscenza sono strumenti fondamentali. E la prevenzione cardiovascolare, in particolare, raggiunge la sua massima utilità proprio quando è realizzata nella popolazione giovanile. Per fare luce su tutto il vasto campo della Aritmologia e in particolare della Cardiostimolazione, è stato ideato e scritto dal Prof. Massimo Santini, Presidente de Il Cuore di Roma, e dal Dr. Luca Santini, Coordinatore del laboratorio di elettrofisiologia della UOC di Cardiologia dell’Ospedale G. B. Grassi di Ostia, il libro-guida “Il mio cuore elettrico”, scritto in modo comprensibile e a tutti, edito da “Il Foglio” e distribuito in edicola in 30mila copie in omaggio con il quotidiano oltre che scaricabile gratuitamente come e-book dal sito.
L’iniziativa editoriale, ideata e sostenuta economicamente da Il Cuore di Roma Onlus, è stata oggetto del convegno del 23 novembre organizzato dall’associazione, a cui hanno partecipato medici, istituzioni, stampa e pubblico. “La prevenzione, come tutti i medici in ogni settore della medicina non si stancano di ricordare, è il vero obiettivo di una sanità pubblica – ha sottolineato il Dr. Gianni Letta, intervenuto alla presentazione del volume divulgativo sulle aritmie cardiache. Questo libro scientificamente valido e semplice nei termini e nella forma è un trattato medico, fatto per i non medici, preziosissimo. E ci ricorda quanto è importante tutelare la nostra salute, a ogni età. Controlla il tuo cuore, ascolta il tuo ritmo ci ripetono Massimo e Luca Santini”.
Il libro Il mio cuore elettrico è un’iniziativa de Il Cuore di Roma Onlus, che fa seguito alle attività messe in campo negli ultimi 12 anni: tra queste il progetto “Cuore Sano” che ha permesso gli screening su 25.000 studenti romani di oltre 200 scuole medie inferiori e superiori tecnici e statali e religiosi, svolti negli anni 2010-2015, che consentirono la raccolta di dati inediti sulla popolazione scolastica romana e l'identificazione di studenti a rischio di morte improvvisa per aritmie cardiache maligne genetiche, grazie a registrazione dell'Elettrocardiogramma, misura della Pressione Arteriosa e questionario su patologie coesistenti nella famiglia. I risultati, unici nella letteratura scientifica internazionale, sono stati considerati meritevoli di pubblicazione in una rivista scientifica di alto livello e presentati ufficialmente a media e Istituzioni.
“Lo screening preventivo nei giovani rappresenta l’unico mezzo che abbiamo a disposizione per scongiurare quell’evento drammatico che è la morta cardiaca improvvisa che colpisce ogni anno oltre mille soggetti sotto i 35 anni – spiega il Prof. Massimo Santini. Sono eventi particolarmente tragici e devastanti dal punto di vista famigliare e sociale, perché colpiscono ragazzi giovani, apparentemente sani, in pieno benessere che pure muoiono improvvisamente. Ma la verità è che la morte improvvisa spesso non è un evento fortuito; infatti, la maggior parte di questi eventi fatali è causata da difetti congeniti e malattie genetiche di cui ragazzi e familiari non sono a conoscenza e che possono invece essere scoperti con un semplice Ecg unitamente ad un’attenta anamnesi volta a identificare, per esempio, episodi sincopali inspiegabili e/o una storia familiare di morte cardiaca improvvisa”. Con la prevenzione cardiovascolare, la cui massima utilità è proprio quando realizzata nella popolazione giovanile, si hanno molte più possibilità di contrastare efficacemente quegli stili di vita pericolosi per la salute che solitamente iniziano a caratterizzare i comportamenti di alcuni ragazzi proprio nell’età dell’adolescenza e che porteranno nel tempo a rendere quel ragazzo/ragazza un futuro cardiopatico. Informare i giovani delle conseguenze che alcune “cattive abitudini” hanno irreversibilmente sulla loro salute, consente infatti di allontanarne il maggior numero possibile da fumo, alcool e droghe e di promuovere invece la pratica di un’attività fisica regolare, di una dieta corretta e di vivere quindi una vita da “cuore sano”.
Alcuni capitoli del libro sono dedicati ai pazienti portatori di dispositivi impiantabili. In Italia infatti, vengono impiantati e sostituiti circa 72.000 Pacemakers e 27.000 Defibrillatori Automatici Cardiaci, in pazienti di ogni età e genere. L’obiettivo è quello di dare ai pazienti e ai loro famigliari consigli utili a convivere con loro dispositivo.
“Il rapporto tra medico e paziente è drasticamente cambiato, non c’è più un rapporto paternalistico con il medico che prescrive una terapia e il paziente la prende – evidenzia il Dr. Luca Santini. Oggi il paziente va a casa, naviga su internet, consulta il Dr. Google, ascolta, si informa. Per poter migliorare l’aderenza e l’alleanza terapeutica tra medico e paziente è quindi fondamentale informarlo, dandogli dei contenuti validi scientificamente in modo che li possa elaborare, comprendere e partecipare alle decisioni del medico. Questo garantisce un miglioramento del rapporto di cura, non c’è dubbio”.
Il volume Il mio cuore elettrico è impreziosito dall’originale copertina nata dalla creatività di Makkox, che cita “Che fai per vivere? Batto”, e ha caratteristiche uniche rispetto a quanto già presente in campo editoriale e scientifico: è infatti il primo libro indirizzato non al personale sanitario, ma alla popolazione generale (gente comune), scritto in un linguaggio molto semplice e facilmente comprensibile, corredato da oltre 200 illustrazioni e disegni esplicativi, realizzati da Sandro Rosi e Laura Badellino in veste fumettistica così da essere di facile lettura e interesse per chiunque. “Il libro serve a dare delle basi di conoscenza, molto semplici utilizzando anche delle metafore e degli esempi, ma poi è fondamentale che il paziente o il care giver, che rilevi la comparsa di qualche sintomo o di qualcosa di anomalo, faccia poi un approfondimento al suo centro di riferimento o al medico curante, in modo da poter dare seguito in maniera concreta a tutto l’iter che va seguito, prima a livello diagnostico e poi terapeutico”, precisa il Dr. Luca Santini.
A termine del libro sono raccolte inoltre alcune storie di chi ha affrontato e vissuto questa esperienza in prima persona - donne e uomini di ogni età, anche giovani e giovanissimi – pagine di interesse per chiunque e soprattutto per i molti pazienti che in quelle storie potrebbero riconoscersi. Le testimonianze, che rendono più vera la narrazione, sono raccontate con il contributo dei noti scrittori Antonella Lattanzi, Marco Lodoli, Gaia Manzini e Antonio Pascale, che hanno saputo dare alle parole il ritmo del loro cuore.
L'iniziativa editoriale di un libro-guida sulle aritmie cardiache ha uno scopo educazionale, di empowerment, di divulgazione nelle scuole e tra la popolazione generale, mettendo sempre più il paziente al centro del processo di cura. Il paziente moderno deve essere informato e consapevole perché come ha ricordato durante l’incontro il Dr. Luca Santini: “la consapevolezza è la pillola giusta da dare al paziente”, citando il Dr. Fabrizio Ammirati, Direttore del Dipartimento di Medicina e UOC Cardiologia dell'Ospedale G.B. Grassi di Ostia, presente in sala. Tra i tanti ospiti e colleghi intervenuti anche il Vicepresidente dell'AIAC Nazionale Dr. Carlo Lavalle e il Presidente dell'AIAC Lazio Dr. Marco Robecchi. In collegamento telefonico l’Assessore della Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato ha portato i suoi saluti e i complimenti per l’iniziativa. L’evento è stato moderato dalla giornalista Marianna Rizzini de Il Foglio.
In un mondo sempre più affetto da infodemia, Il mio cuore elettrico è lo strumento adatto per spiegare a chiunque, in modo semplice e comprensibile, le patologie aritmiche che possono “ingolfare” il motore del nostro corpo. «Non delegare la tutela della tua salute. MANTIENI IL RITMO».