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Il Gruppo Azione Costiera Sardegna Orientale ospite a Siniscola per la Festa di Santa Lucia
TORTOLI', 4 SETTEMBRE 2015 - Le belle suggestioni che il borgo marinaro Santa Lucia richiama, saranno rese ancor più rilucenti dalla Terza edizione del Festival Internazionale di Ecologia che della frazione siniscolese, prende il nome. Dal 4 al 6 settembre si snoderanno una serie di attività che abbracceranno le tematiche più varie con lo scopo di dare maggior smalto ad un territorio che cela tante potenzialità.
Anche il Gruppo di Azione Costiera Sardegna Orientale approfitta dell’importante manifestazione per propagandare le sue iniziative in un contesto dove il Comune di Siniscola e il Centro di Educazione Ambientale Santa Lucia, gestito da Lea Hydromantes (due dei 54 partner del GAC SO), daranno il meglio di sé in tema di valorizzazione e conservazione dell’ambiente. All’interno dei tanti stand che occuperanno il suolo costiero, anche il GAC So distribuirà materiale divulgativo e ai più curiosi saranno raccontati i vari progetti che si avviano a felice conclusione. “Vogliamo far sentire la nostra concreta presenza anche a Siniscola – dice il direttore del GAC So Davide Cao – e ringrazio tanto gli organizzatori che ci hanno permesso di essere qui. Garantiremo il nostro apporto informativo soprattutto per quelle attività che ci stanno particolarmente a cuore come pescaturismo, ittiturismo e tutte le altre produzioni che ruotano attorno al mondo della pesca. Faremo in modo di partecipare anche alle varie attività che renderanno indimenticabili questi tre giorni di festa ed ecologia”.
In un programma intriso di cultura, arte, gastronomia, musica, tradizioni e spettacoli, l’argomento pesca non passa inosservato. Già da stasera (venerdì 4 settembre) si terrà una mostra malacologica di fossili e conchiglie organizzata proprio dal locale Cea. Sarà aperta anche una mostra di fotografie sul tema della pesca e si darà il via al Concorso di Pittura estemporanea intitolato “Il mare e il borgo”.
Sabato 5 settembre ci si tuffa nelle cristalline acque salate baroniesi per dilettarsi con lo Snorkeling. Il Ceas Santa Lucia organizzerà anche laboratori per bambini per spiegare le caratteristiche della posidonia oceanica. Sullo stesso argomento verterà il convegno “Posidonia risorsa o rifiuto” a cui partecipano i sindaci di tre comuni appartenenti all’area GAC SO: Posada, Orosei e Dorgali. E nell’ultimo giorno della rassegna non poteva mancare la Sagra del Pesce.
“LEA HYDROMANTES”, PARTNER DALLE TANTE RISORSE PER IL GAC SO[MORE]
La Posidonia, questa sconosciuta. Ma ancora per poco se Manuela Mulargia, Giovanni Mele e Maria Luisa Mason, i tre coordinatori del Lea Hydromanthes e i loro collaboratori del Ceas Santa Lucia, continueranno ad impegnarsi assiduamente su questo fronte.
Danno il loro piccolo contributo al Gac SO facendo tanta attività sul territorio. E la Festa dell’Ecologia è un’occasione propizia per fare chiarezza su un tema che sta dividendo l’opinione pubblica. “È un argomento che ci sta molto a cuore – afferma la geologa ed educatrice Maria Luisa Mason – e infatti già dal mese di giugno abbiamo ospitato gruppi di bambini impegnati nei campeggi estivi. Ai partecipanti abbiamo spiegato cos’è la posidonia, a cosa serve e perché è utile. Nel corso della festa di Santa Lucia, già da stasera, ci sarà un approccio diverso perché mostreremo come le piante acquatiche si comportano in mare, quando sono in vita. Lo faremo attraverso lo snorkeling: in mattinata rivolto ad adulti e ragazzi, in serata ai bambini. Prima dell’escursione in mare daremo delle spiegazioni sul tema”.
Otto anni fa la Regione Sardegna ha accreditato il Centro di Educazione Ambientale Santa Lucia. Un grande riconoscimento anche all’ottima intraprendenza di Lea Hydromantes. Attualmente nell’isola ci sono undici Centri. Dal 2008 gli sforzi progettuali dei tre coordinatori hanno sempre fruttato dei finanziamenti regionali per la gestione del Centro, ma in tre occasioni le loro idee si sono classificate al primo posto della graduatoria.
A loro preme che la popolazione autoctona e i turisti vengano sempre più a contatto con il territorio circostante: “Ci rendiamo conto che tanti nostri conterranei non conoscano i luoghi in cui abitano” dice Maria Luisa. Davvero infaticabile il loro operato perché organizzano escursioni e hanno dato alle stampe una guida del territorio di Siniscola dove sono state raccolte le informazioni più recondite e interessanti della città, sia sotto l’aspetto naturalistico, sia sotto quello culturale. “Le idee non mancano, dobbiamo escogitare dei metodi affinché esse vengano divulgate al meglio”.
Il comune ha dato loro in gestione la grotta di Gana ‘e Gortoe, l’unica in Sardegna ad essere all’interno di un centro abitato. Dal 2007 lavorano per la pulizia, la conservazione e la valorizzazione del sito, facendo didattica, coinvolgendo anche le scolaresche. Proprio i giorni scorsi 23 tedeschi di un centro sociale hanno voluto addentrarsi nella cavità. “Alle persone piacciono le visite speleologiche – aggiunge la Mason – ma ha avuto successo anche il trekking sotto le stelle. Ora puntiamo sullo Snorkeling”.
Tanti altri progetti in cantiere, come quello sulle sorgenti di Siniscola che prevede il loro censimento con posizionamento di pannelli informativi e cartine per individuarne l’ubicazione.
In via di ultimazione anche il progetto sui rischi ambientali, dal titolo “La città che vorrei”: ai ragazzi delle scuole vengono illustrati quali sono i pericoli del loro habitat, e viene chiesto come vorrebbero che diventasse il centro urbano. Gli spunti interessanti, anche quelli più fantasiosi, purché realizzabili, saranno proposti all’amministrazione comunale.
Non ultimo in ordine di importanza il progetto alimentazione: “Ci preme molto che ci sia un’informazione accurata su un consumo accorto del cibo – conclude Maria Luisa Mason – attraverso la divulgazione dei prodotti stagionali, quelli a chilometro zero, quelli locali. Ma lavoriamo moltissimo e senza soste sulla riduzione degli sprechi, soprattutto nell’uso dell’acqua. Siamo convinti che molti problemi legati ad essa, si potrebbero limitare se diminuissero i cattivi usi domestici e quelli legati all’irrigazione”.