Cultura e Spettacolo
Il grande sogno di Franco Sicari
Mi è sembrato sempre di vivere un grande sogno dove il tempo e lo spazio non esistono e le cose di una vita si intrecciano e non hanno
nessuna collocazione logica.
Invero, ogni tanto, mi domando se sono vivo e se le cose intorno a me sono vere o non siano ciocchè la morte mi voglia fare vedere.
Mi pare di essere vissuto tanto e di avere visto abbastanza.
La malinconia mi assale alla fine della giornata quando penso che domani sarà una giornata uguale a ieri.
Certo che domani alle 5,00 sarà difficile guardarsi nello specchio e capire
che sono io.
Vedrò i miei pochi capelli tutti bianchi ed i miei occhi che fanno trasparire
un velo di noia.
Fare un bilancio della mia vita in un secondo, di nuovo e poi farmi scendere sul corpo l'acqua bollente della doccia per lavare tutto ciò ché
il giorno prima ha inquinato il mio corpo e la mia mente.
Alle 5,45, però, sono il fanciullo di 10 anni che scendo col la mia piccola lenza sulla riva del mare per pescare.
Fin d'allora, ho amato la riflessione che solo la solitudine ti può dare.
Poi gli altri momenti della vita che sono trascorsi ad intervalli regolari
per dirmi che la vita scorre velocissima e che non è niente.
Mentre scendo con la golf i tornanti fino al mare, mi illudo di nuovo di essere vivo perché vedo il sole nascere tra le nuvole, sul mare.
La statale 106 si riempie di automobili ed allora mi viene di nuovo il tedio del lavoro, vedendo tutti che vanno a lavorare.
Al grande incrocio, quasi non sò più dove andare e svolto senza mettere la freccia.
Sono quasi le 7,00 e forse sono ancora vivo.
Ho voglia di un caffè. Mi fermo contento di avere voglia.Il caffè bollente e cremoso sfiora le mie labbra e penetra nello stomaco.
Guardo, sullo scaffale, le bottiglie di liquore e,ad una persona che non mi conoscesse, sembrerebbe che bevessi e pensassi.
A dire il vero ci vorrebbe una marlboro morbida, cosi, il quadro sarebbe completo.
Sguardo fisso nel vuoto.Sigaretta in mano. Sembra che pensi.
Cosa potrei pensare alle 7,00 del mattinò
Almeno cosi sembrerei una persona, anzi, un personaggio di quelli che lasciano il segno.
Salgo in macchina e cerco con la mano destra la sigaretta che non trovo.
Sorrido da solo.
Vedo uno studente nelle aule dell'università di Messina con una marlboro morbida in mano.Esame di Biochimica.
Tutto è trascorso e sembra essere stato nulla.
I ricordi sono rimasti pochissimi perché tutta la vita è un cumulo di normalità che si ripete all'infinito.
Sono quasi arrivato e cerco il parcheggio nello stesso posto di sempre.
La golf sembra essersi annoiata.
Franco Sicari