Politica

Il governo vara la Stabilità. Renzi: "Legge di fiducia per Paese più semplice"

ROMA, 15 OTTOBRE 2015 - Il Consiglio dei ministri ha varato la legge di stabilità. E il premier illustra a Palazzo Chigi la manovra con un'iniezione di ottimismo. Lo slogan di questa legge di stabilità è "Italia con segno più": “Si scrive legge di stabilità ma si pronuncia legge di fiducia e questa fiducia si traduce nell'impegno di realizzare un Paese più semplice e più giusto". Perché “fino a qualche anno fa il mondo tirava, l'Italia arrancava. Adesso l'Italia é ripartita e il mondo non si sente benissimo. Non sappiamo cosa accadrà prossimi mesi ma il punto è che va sottolineato con forza è che l'Italia è tornata alla crescita”, spiega Renzi. Che non nasconde la soddisfazione per il lavoro fatto insieme al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan con un occhio sempre rivolto ai tecnici di Bruxelles. [MORE]

É grazie alla collaborazione con Bruxelles, infatti, se Renzi è riuscito a alzare il deficit per finanziare le misure dall'1,4% del Pil imposto dal Fiscal Compact all'attuale 2,2%. La manovra avrà un'entità tra i 27 e i 30 miliardi di euro. Un divario legato all'accoglimento o meno di un'ulteriore richiesta di flessibilità avanzata alla Commissione per utilizzare uno 0,2% addizionale per la clausola migranti (circa 3,3 miliardi di euro). Qualora fosse riconosciuta dall'Unione europea, verranno anticipati al 2016 il taglio Ires al 24% (originariamente previsto tutto per il 2017) e altre misure per la crescita.

Tra le principali novità in arrivo, la cancellazione delle tasse sulla prima casa, i minimi per le partite Iva, “una sorta di jobs act per il lavoratori autonomi”, spiega il premier, e la neutralizzazione delle clausole di salvaguardia su Iva e accise per l'anno prossimo, la conferma degli ottanta euro in busta paga e l'innalzamento della soglia dei pagamenti in contante a 3.000 euro. Previsto un allentamento del patto di stabilità interno del valore di 670 milioni di euro per i Comuni. Infine canone si pagherà in bolletta e passa da 113 a 100 euro.

Ancora nessuna risposta dalla Commissione ma di sicuro il ministro Padoan avrà avuto contatti informali con i tecnici di Bruxelles e non dovrebbe esserci il rischio di un semaforo rosso. La strategia di Renzi punta tutto sull'immagine dell'Italia in Europa e sulle riforme fatte: “A Bruxelles ci sono Paesi che parlano di regole economiche e non le rispettano. Noi pensiamo che alcune regole possano essere cambiate ma nel frattempo le rispettiamo”. In cambio il governo chiede alla Commissione maggior flessibilità nell'applicazione.

"Scherzando stanotte con Pier Carlo ricordavamo che dopo la finanziaria i cittadini dicevano: dove ci fregano? Quest'anno - è una cifra identitaria del nostro governo - non solo le tasse non aumentano ma vanno giù. Per la prima volta nella recente storia in modo sistematico, costante e, per molti, anche sorprendente". Adesso occhi puntati su Bruxelles per il via libera formale.

AGGIORNAMENTO ORE 17.30 – Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi, riferendosi alla manovra approvata dal Consiglio dei ministri ha sottolineato che essa «contiene molte, molte, molte buone notizie». Poi incalza: «Sono orgoglioso delle riforme che stiamo facendo, tutto bello. Ma se c'è una cifra del nostro governo è il fatto che per la prima volta nella recente vicenda repubblicana le tasse vanno giù, in modo costante e per molti sorprendente».

Con l'hastag #italiacolsegnopiù, il presidente del Consiglio ha provveduto inoltre a spiegare ai navigatori della rete la legge di Stabilità varata per il 2016 attraverso una serie di tweet pubblicati sul suo profilo, passando in rassegna i vari temi, dal sostegno al Sud al canone Rai.

Tiziano Rugi, Domenico Carelli

(Foto: slide di palazzo Chigi)