Politica

Il governo taglia quattro ambasciate ed i permessi sindacali dei dirigenti

ROMA, 4 APRILE 2014 - Continuano le riforme del governo Renzi, di cui il premier ha da poche ore riferito, in un incontro, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Consiglio dei Ministri ha approvato la soppressione di quattro ambasciate italiane all'estero, percorrendo la strada dei tagli e del contenimento dei costi che portarà risparmi per 108 milioni di euro.

Le ambasciate abolite sono quelle di Tegucigalpa (Honduras), Reykjavik (Islanda), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Nouakchott (Mauritania), e della Rappresentanza permanente presso l’UNESCO le cui funzioni passeranno alla Rappresentanza presso l’OCSE, che si chiamerà “Rappresentanza d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali”.

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Inoltre nel piano di risparmi da 108 milioni in tre anni proposto dalla Farnesina è prevista anche una "revisione del trattamento economico del personale all'estero, tema su cui c'è una sensibilità diffusa a cui stiamo rispondendo". 

Tra le operazioni messe in atto per la spending review anche il "taglio dei distacchi e dei permessi sindacali dei dirigenti, parametrando il numero agli organici attuali, fortemente ridotti nel corso degli anni rispetto al contratto collettivo nazionale 2004-2005”, su proposta del ministro per la P.A. Maria Anna Madia.

Valentina D'Andrea