Economia

Il governo sblocca 2,3 miliardi da destinare al Sud Italia

ROMA, 12 MAGGIO 2012 - Piano di Azione-Coesione: fase 2.0. Partito lo scorso anno per cercare di non perdere i fondi strutturali europei erogati all’Italia, il progetto, entrato nella sua seconda fase, cambia faccia e ne rivede la distribuzione.

Più di due miliardi di euro destinati al Sud Italia e divisi in due aree d’azione ben delimitate: 850 milioni per l’inclusione sociale e un miliardo e mezzo per la crescita di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.[MORE]

Concepito come un piano per aiutare le regioni più duramente colpite dalla crisi, il reindirizzamento dei fondi non punta solo a risollevarne l’economia, ma anche ad attuare nuove iniziative in campo sociale per fornire assistenza e sollievo alle migliaia di famiglia ormai sempre più in bilico sul ciglio della povertà.

I giovani e gli anziani saranno i maggiori destinatari dei fondi sbloccati dal governo, nell’ambito di una serie di progetti sperimentali che vedono, fra le altre cose, il tentativo di bloccare la sempre più massiccia fuga di cervelli dal Sud Italia che tanto costa al nostro Paese in ambito culturale anno dopo anno.

La nuova destinazione di quei fondi che l’Italia tanto si preoccupava di poter perdere prevede l’assegnazione di 400 milioni di euro agli asili nido, 330 all’assistenza degli anziani, 900 alle imprese e 330 alle maggiori e più importanti aree culturali delle quattro regioni coinvolte nel progetto, nel tentativo di risollevare le sorti di un gruppo di regioni sempre più dilaniate dallo spettro della crisi.

(fonte immagine www.nanopress.it)

Elisa Lepone