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Il Giappone punta sulla tecnologia, Mondiale 2022 con gli ologrammi
La candidatura di Tokyo si basa sul progetto fantascientifico di proiettare le partite in tutto il Mondo con una trovata degna di Star Trek e cartoni animati. Il 2 dicembre la Fifa sceglierà le nazioni ospitanti delle edizioni 2018 e 2022
MILANO - I giapponesi hanno avuto un’idea: ospitare il Mondiale 2022 e proiettare le partite in diretta in tutto il mondo con gli ologrammi. Sì, gli ologrammi, come in Star Trek e nei cartoni animati. Funzionerebbe così: le partite del Mondiale verrebbero giocate in Giappone e riprese da 200 telecamere. Da lì, i dati verrebbero elaborati permettendo di proiettare la partita in diretta come ologramma in 208 Paesi. Non solo: il comitato per la candidatura ha promesso alla Fifa che il Giappone costruirà in tutto il mondo degli stadi virtuali – con le tribune – all’interno dei quali trasmettere le partite. Praticamente un tifoso di Roma o Milano potrebbe andare in piazza, sedersi sulle tribune appena costruite e guardare l’ologramma della partita. In diretta, come se fosse allo stadio in Giappone. [MORE]
sony e il governo — Sembra folle ma chi chiede spiegazioni ad Aoi Konishi, manager del comitato per la candidatura, riceve un sorriso stupito e una risposta semplicissima: “Parliamo del Giappone. Il Giappone può”. La chiave è questa, come spiega Patrick Nally, consulente del comitato giapponese ed ex uomo-Fifa: “Il Giappone vuole costruirsi un’immagine da Paese leader per la tecnologia. Per questo, il governo è disposto a un investimento altissimo”. Il potenziale c’è: alla tecnologia degli ologrammi stanno lavorando la Sony, la Panasonic e le altre superpotenze giapponesi. “Il progetto è top secret, chiaramente non possiamo rivelarlo – dice Aoi Konishi -, però la Fifa ha visto qualcosa durante l’ispezione di luglio. Al momento si riesce a proiettare con un ologramma un’immagine statica. Abbiamo dodici anni per farcela anche con i corpi in movimento”.
si decide il 2 dicembre — La palla adesso passa a Blatter e alla Fifa, che il 2 dicembre sceglierà le nazioni ospitanti per i Mondiali 2018 e 2022. Per il 2018 i bookmaker considerano favorita l’Inghilterra, per il 2022 si andrà lontano dall’Europa: se la giocano Stati Uniti, Australia, Qatar, Corea del Sud e Giappone. Tokyo ha appena perso la corsa ai Giochi del 2016 ma questa volta punta, più che a vincere, a rivoluzionare il modo di vedere il calcio. C’è da fidarsi? Deciderà Blatter. E gli ologrammi, nel bene o nel male, saranno decisivi.
(notizia segnalata da Alessandro Impellizzieri)