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Il film di spionaggio "Il ponte delle spie" di Spielberg inaugura alla XV rassegna Cinema e Cinema
Il film di spionaggio “Il ponte delle spie” di Spielberg inaugura a Lamezia la XV rassegna Cinema e Cinema
LAMEZIA TERME (CZ) 19 AGOSTO 2016 - La XV rassegna di film d’autore “ Cinema e Cinema 2016”, inserita nell’ambito del progetto Lamezia Summertime 2016 , realizzata dal Comune di Lamezia Terme in collaborazione con Arci Lamezia Terme/Vibo Valentia e Canterini Nicastresi e finanziata dalla Regione Calabria nell’ambito dei fondi Pac, è stata inaugurata con la proiezione del film di spionaggio “ Il ponte delle spie” ( Bridge of Spies) di Steven Spielberg, con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Ala Alda, Peter McRobbie, Billy Magnussen, Austin Stowell, Michael Gaston. Il film, uscito in sala il 17 dicembre 2015 negli Stati Uniti, è stato proiettato nel Cortile “F. Bevilacqua” dell’Edificio Maggiore Perri di Lamezia Terme, allestito con un mega schermo di 12 metri. [MORE]
Presenti almeno 300 spettatori nonostante la serata registrasse una temperatura piuttosto bassa rispetto a quella delle normali serate estive. Il film “Il ponte della spie”, vincitore di sei nomination e una statuetta assegnata a Mark Rylance come migliore attore non protagonista, racconta la storia di James Donovan ( interpretato da Tom Hanks), un avvocato delle assicurazioni di Brooklyn al quale la Cia affida il compito di negoziare, da privato cittadino, la trattativa di scambio tra il pilota statunitense , Francis Gary Powers, abbattuto dai sovietici mentre volava a bordo di un aereo spia U2 e Rudolf Abel, pittore e agente segreto sovietico, catturato, nel 1957, in piena guerra fredda a New York. L'avvocato James B. Donovan accetta a malincuore lo scomodo incarico che gli viene imposto di difendere Abel nel processo che segue l'arresto perché si attira l’antipatia di tutto il paese e perfino la moglie rimane scandalizzata. Donovan non tarda a prenderlo sul serio e a viverlo con un alto senso del dovere che va ben oltre il ruolo formale di fornire all’opinione pubblica mondiale l'immagine di facciata di una democrazia che sa riconoscere, anche al peggior nemico, il diritto alla difesa.
L’avvocato, ligio alla sua morale e ai principi che intende difendere a tutti i costi, si rivela un uomo retto e giusto e, come padre e marito, cerca di non mettere in pericolo la sua famiglia con le sue azioni. Decisamente fedele alla Costituzione, si comporta come un cittadino americano nel difendere Abel, che non nega mai di essere una spia e non si lascia plagiare dalle offerte di collaborazione con il governo Usa.
Agli occhi di Donovan Abel appare « un uomo tutto d’un pezzo», mite, integro nella sua semplicità e dotato di un inusuale senso del fato. E ogni qualvolta che Donovan, stupito dalla sua flemma disarmante , gli chiede perché non si preoccupa mai, Abel risponde : “ …servirebbe?”. Doti eccezionali per un agente segreto Abel, ma quello che si vede sullo schermo non appare come una spia ma come un uomo che non ha paura di affrontare la sua sorte ( anche la pena capitale) e che non si piega di fronte a nulla. A Donovan sta a cuore anzitutto l'uomo, prima della ragion di Stato. E quando a Berlino, dove si sta costruendo il muro, viene arrestato un giovane studente americano, egli tenta di portare avanti il negoziato per liberare entrambi i prigionieri, e non soltanto il pilota, ben più caro alle autorità americane di quanto non lo sia lo studente.
Tutte le sequenze del film, curate dall’ottima sceneggiatura di Matt Charman cui hanno contribuito i fratelli Coen, veicolano valori come la rettitudine e l’integrità morale mentre gli altri temi messi in scena, come la spietatezza del potere, il cinismo e l’ipocrisia delle istituzioni, si risolvono per il verso giusto all’insegna della luminosità del protagonista. Tutti i passaggi sono silenziosi rotti soltanto dai rumori della città che fanno da sfondo sonoro all’azione.
Lina Latelli Nucifero