Politica
Il Dl Fare è legge. Letta: «un passo importante che aiuta a far ripartire le politiche industriali»
ROMA, 9 AGOSTO 2013 - Con 319 voti favorevoli, contro i 110 no e 2 astenuti, è stato approvato definitivamente alla Camera il Dl del “Fare”. Un decreto legge che, con i sui oltre 100 articoli, introduce numerose novità in più settori.[MORE]
Nell’edilizia viene reso più facile l’accesso al fondo di garanzia delle pmi, inoltre prevista burocrazia zero e agevolazioni per l’acquisto di nuovi macchinari. Per quanto riguarda le infrastrutture lo sblocco dei cantieri e maggiori misure per la sicurezza stradale. Nel settore dell’edilizia il Dl interviene sulle semplificazioni e sulle ristrutturazioni nelle città. Sulla semplificazione fiscale aumenta la responsabilità fiscale delle imprese e il Dl modifica anche la pignorabilità delle proprietà immobiliari. Sull’agenda digitale viene prevista invece una nuova governante e il wi-fi libero. Vi è inoltre un importate provvedimento sul tetto dei compensi ai manager. Il Dl, infatti, taglia del 25% gli stipendi dei manager delle società pubbliche.
Dunque, dopo le due battute di arresto subite nei giorni scorsi dal governo al Senato, viene finalmente approvato un decreto voluto con decisione dal governo e soprattutto dal premier Enrico Letta. Quest'ultimo ha definito l'approvazione di tale provvedimento «un passo importante che aiuta a far ripartire le politiche industriali».
Ma lo stesso premier, intervenuto a Palazzo Chigi alla presentazione del piano industriale della Cassa Depositi e Prestiti 2013-2014, ha riconosciuto il rischio che il Paese nei prossimi mesi si possa imbattere in ulteriori difficoltà: «i segnali di crescita e ripresa ci sono, ma c’è anche il clima sociale molto faticoso e pieno di difficoltà: è questo – ha spiegato Letta – il rischio più grande per l’autunno. Vogliamo affrontare tutti i disagi sociali che questa crisi ha portato. È una crescita – ha aggiunto il premier – che auspichiamo ma in un clima sociale molto difficoltoso. C’è un rischio – evidenzia – di un autunno e di un 2014 in cui riparte la crescita ma disaccoppiata rispetto alle dinamiche occupazionali. Dobbiamo lavorare in questa direzione e il governo è fortemente impegnato in questa missione».
Il premier si è inoltre soffermato sull’attuale situazione politica che mette a dura prova la tenuta del governo: «sapete che siamo abituati a navigare su una nave che naviga sempre tra tempeste, onde e marosi. Ma la nave si sta dimostrando più solida di quel che pensano i nostri detrattori».
Durante il suo intervento il presidente del Consiglio ha parlato anche dell’annosa questione dell’abolizone dell’Imu che in queste ore il Pdl rivendica con forza: «derubricherei queste polemiche a questioni di merito importanti che troveranno un loro punto di sintesi alla fine di questo mese di agosto, quando – spiega il premier – dobbiamo per forza presentare le soluzioni rispetto ai problemi in scadenza tra cui anche quello sulla tassazione delle prima casa. La questione non è semplice da dipanare. C’è un percorso di discussione tra i partiti – aggiunge – che hanno presentato le loro proposte, razionalizzate nelle proposte pubblicate ieri dal ministro dell’Economia. Adesso si discuterà e si deciderà».
Da sottolineare come a margine della seduta alla Camera che ha poi portato all’approvazione del decreto legge, la presidente Laura Boldrini ha tenuto a precisare a tutti i deputati presenti che «la Camera non chiude per ferie. Le commissioni – ha detto la presidente – e l’Aula possono sempre riunirsi se necessario». La Boldrini si è poi complimentata con i parlamentari: «Tutti hanno lavorato con grande intensità su temi importanti - ha aggiunto - devo dare atto a tutti i deputati di aver svolto la loro funzione con grande impegno in questi mesi, nelle commissioni e in aula, a conferma dell'importante ruolo del Parlamento».
(Immagine da agi.it)
Giovanni Maria Elia