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NOVI LIGURE, 21 FEBBRAIO 2012 - Il 21 febbraio del 2001, esattamente 11 anni fa, due ragazzini di Novi Ligure, cittadina in provincia di Alessandria, si macchiarono di uno dei delitti più efferati nella storia recente del Paese. Intorno alle 19.50 Erika e Omar misero in atto un piano studiato da tempo e uccisero con numerose coltellate la madre della ragazza di 41 anni, Susy Cassini, e il fratellino, Gianluca, di soli 11 anni. I due in principio avevano progettato di uccidere anche il padre di lei, ma a quanto riferito successivamente, fu Omar a dire basta, stanco, decise di andarsene via dalla villetta degli orrori. Fu poi la stessa Erika a dare l’allarme e a dichiarare alle forze armate che i responsabili di quei delitti erano degli extra comunitari, che si erano introdotti in casa, per compiere una rapina. Quel racconto, pieno di contraddizioni, da subito non convinse gli inquirenti, che decisero così di convocare Erika, alla stazione dei carabinieri, questa si presentò insieme al fidanzatino, Omar, ed entrambi furono lasciati ad attendere in una stanza con delle telecamere nascoste. Fu proprio in quella stanza, che i due ignari, parlarono, ridendo e scherzando dei delitti commessi.[MORE]
E’ il 23 febbraio, Erika e Omar, vengono arrestati con l’accusa di duplice omicidio. Con le prove raccolte dai Ris e la ‘confessione’ involontaria dei ragazzi, i fidanzatini il 14 dicembre del 2001 vengono condannati dal tribunale minorile di Torino rispettivamente a 16 anni Erika, e 14 Omar, sentenza confermata in tutti i gradi di giudizio. Nel corso degli anni, ormai divisi, i due si sono spesso rinfacciati le responsabilità dell’accaduto, accusandosi a vicenda di aver ideato e realizzato gli omicidi. Gli ex fidanzatini ora hanno scontato la loro pena, entrambi, infatti, sono usciti di prigione e si stanno ricostruendo la loro vita.
Omar è uscito nel 2010, grazie all’indulto, ha trovato un lavoretto, si è fidanzato e come nella migliore tradizione italiana, è andato in televisione, ha rilasciato delle interviste, dichiarandosi pentito e chiedendo una possibilità di riscatto. Erika invece è libera da qualche mese, è stata scarcerata il 5 dicembre del 2011, durante la detenzione si è laureata, ha dichiarato di voler avere una famiglia, ha avuto dei fidanzati a distanza. Ora, tramite la comunità Exodus di Don Mazzi, di cui è stata ospite nell’ultimo periodo di detenzione, collabora come volontaria. Non sappiamo se in futuro sentiremo ancora parlare di queste due persone, o se le ritroveremo in qualche trasmissione televisione a chiedere una possibilità di riscatto <<perché il debito con la giustizia è stato pagato>> quel che è certo che non sentiremo più parlare di Susy e Gianluca, vittime, senza possibilità d’appello.
Fonte immagine: www3.lastampa.it
Stefania Schirru