Politica

Il default del Comune di Alessandria mette in pericolo i posti di lavoro nelle cooperative

ALESSANDRIA 19 DICEMBRE 2012 -  Non sarà certamente un Natale granché allegro per buona parte dei dipendenti e soci delle cooperative che gestiscono i servizi esternalizzati in nome e per conto del Comune di Alessandria, dei consorzi di cui il medesimo è capofila e delle sue partecipate.

Causa di così grande preoccupazione è il ben noto “ default” della “ Città della paglia” la quale non ha in cassa i soldi per saldare le molte fatture intestate alle cooperative medesime. In non pochi casi gli insoluti risalgono a ben un anno e mezzo fa, cioè all’Agosto 2011. Le cooperative sinora hanno cercato di far fronte ai buchi sempre maggiori nel loro bilancio stipulando una serie di contratti commerciali con altri soggetti privati, in questo caso capienti, ma ora tutti i nodi stanno venendo al pettine e c’è il pericolo che non vengano più pagati ai singoli soci e dipendenti, molti di essi appartengono alle cosiddette “ categorie protette” , i prossimi stipendi o che, addirittura, si sia costretti a far sempre più ricorso alla cassa integrazione ed ai licenziamenti. Per tale motivo la Confcooperative, la Legacoop e l’Agci della provincia del Piemonte sud- orientale la scorsa settimana hanno indetto un’infuocata assemblea nel corso della quale, e non poteva essere altrimenti, il Sindaco Rita Rossa ha fatto un po’ la figura dell’agnello sacrificale.

Non che, beninteso, le responsabilità del “ default” della Città di Alessandria ricadano sulle sue spalle ne tantomeno su quelle del neo- segretario comunale Formichella, il debito è stato creato ben prima del loro arrivo a Palazzo Comunale, ma certamente sono loro i rappresentanti di quell’istituzione oggi non certo molto popolare in città. Il Sindaco Rossa non potendo certo dare notizie migliori alle cooperative ha detto che “il rientro dal passivo durerà a lungo. Per ora utilizzeremo il gettito dell’Imu ed inizieremo a pagare i creditori”. C’è da ritenere che si inizi con il saldare i debiti più vecchi come quello della cooperativa Il Gabbiano che lavora per il Cissaca, Consorzio intercomunale per i servizi sociali di cui Alessandria è capofila.

Il Gabbiano è una cooperativa sociale con più di cento soci e vanta crediti addirittura risalenti all’Agosto 2011. Altra cooperativa in grave sofferenza e la Coompany, che ha tra i propri soci un buon numero di persone appartenenti a categorie protette, che opera nel campo della raccolta differenziata in nome e per conto della partecipata del Comune alessandrino nel campo della nettezza urbana e cioè dell’Amniu. Dal primo Gennaio venticinque lavoratori della Coompany finiranno in cassa integrazione ed, insieme a loro, altri lavoratori di altre cooperative come Marcondiro e Liberazione. Un Natale veramente da piangere. [MORE]
Sergio Bagnoli


(notizia segnalata da Sergio Bagnoli)