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BARCELLONA, 23 MAGGIO - C'eravamo tanto amati. La Spagna volta pagina e infligge il colpo del definitivo ko al vacillante Governo Zapatero. Il voto per le regionali e le amministrative ha segnato una pesante sconfitta per il Partito socialista (Psoe) del premier iberico.[MORE]
Al termine dello spoglio, il Partito popolare (Pp) ha ottenuto il 37,53% delle preferenze. Il Partito socialista (Psoe) del premier Zapatero ha conseguito solo il 27,79% dei voti, perdendo roccaforti come Barcellona, che controllava da oltre 32 anni, Siviglia e Saragozza. La Sinistra Unita (Iu) ha conseguito invece il 6,31%.
La consultazione nel Paese dell'Algarve arriva nel pieno della crisi economica e della difficile situazione del bilancio statale.
Il Premier spagnolo paga il conto di una politica di rigore sulla spesa pubblica, messa a punto con l'ausilio della UE, come avvenuto per altri leader europei, che hanno visto dissolversi i consensi a seguito del varo dei rispettivi Piani di austerity.
Decisiva anche la protesta sociale portata avanti dai giovani "indignados", che da giorni presidiavano le due piazze principali di Madrid, Puerta del Sol e Piazza Tahir, resistendo all'inutile tentativo della polizia di "sgomberare" l'area. L'obiettivo dei protestanti era di chiedere un "non voto" o un voto che fosse a favore di qualche partito minore.
Il premier Zapatero, pochi minuti fa, ha ammesso che il Psoe "ha perso chiaramente" le elezioni amministrative regionali.