Cronaca
Il declino della Lega e le riflessioni del "padano medio"
MESSINA, 6 APRILE 2012 - Arrivano le dimissioni di Umberto Bossi, dopo la bufera che ha travolta la Lega Nord decretandone il trapasso politico. Nonostante il cambio al vertice, ormai è troppo tardi per immaginare una via d’uscita. Il nuovo direttorio padano formato da Robeto Maroni, Manuela Dal Lago e Roberto Calderoli difficilmente potrà sanare la profonda crepa creatasi con l’elettorato. Per il Carroccio sembra davvero compromesso il futuro politico. Paradossalmente era proprio la Lega che si atteggiava a paladina della legalità contro gli sprechi di “Roma ladrona”, e adesso il suo leader Umberto Bossi dovrà spiegare ai contribuenti il motivo per il quale i finanziamenti pubblici fossero utilizzati per mantenere economicamente la sua famiglia.[MORE]
Il Senateur si dichiara estraneo e inconsapevole, e prova miseramente ad innestare una caccia ai fantasmi al fine di smascherare i “filantropi” che a sua insaputa avrebbero provveduto al sostentamento della famiglia Bossi; credo ci siano i presupposti per una risata collettiva. Il logorato leader leghista rivendica inoltre di essere stato proprio lui a chiedere le dimissioni del tesoriere Belsito. A suo dire potrebbe essere stato addirittura Maroni ad aver architettato un piano ai suoi danni per subentrare ai vertici del partito.
Davvero un epilogo indecoroso, che comunque non dovrebbe stupire più di tanto: la Lega Nord, a parte demagogia e propaganda, ha sempre mostrato molta ambiguità. Adesso diventa interessante sapere cosa ne penserà l’elettore “padano medio”, che magari arriva a stento alla fine del mese per rispettare il carico fiscale reso ancora più gravoso dalla recessione in atto, per poi apprendere che le sue tasse sono servite per pagare l’affitto, le vacanze,l'assicurazione e la macchina sportiva del Trota. Credo che la pancia dell'elettore leghista sia congestionata al punto da celebrare il funerale politico di Bossi e del suo movimento.
Fabrizio Vinci http://ilmarenero.blogspot.com