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MILANO, 26 GIUGNO 2012- E' cominciata tra gli applausi delle persone radunate in piazza della Scala la visita a Milano del Dalai Lama, arrivato alle 10,15 a Palazzo Marino. Qui è stato accolto dal capo di gabinetto del sindaco di Milano, Maurizio Baruffi. Dopo aver incontrato il sindaco, Giuliano Pisapia il Premio Nobel ha tenuto un discorso sulla felicità e la tolleranza, nell'aula del Consiglio comunale, dove erano presenti 200 persone.
"Uno dei grandi insegnamenti dell'India è la non violenza e l'armonia e il rispetto tra le religioni. Ma bisogna imparare anche il rispetto per i non credenti. Questa è una tendenza importante per i tempi moderni e per la quale mi impegnerò fino alla fine della mia vita", così ha affermato il Dalai Lama, che ha proseguito sottolineando quanto sia "importante usare la nostra intelligenza per sviluppare le qualità positive della nostra mente e per migliorare la consapevolezza. Tramite il ragionamento possiamo sviluppare questi atteggiamenti, un ragionamento che tutti possono fare, perchè tutti hanno questa abilità. Il mio impegno è lo sforzo per aiutare la gente a sviluppare questa consapevolezza, perchè la sorgente della felicità è dentro ognuno di noi". [MORE]
Il Premio Nobel ha poi affermato che, "Sbagliato vedereil buio davanti alla crisi; certo, si è data un'esagerata importanza allo sviluppo materiale, ma la via d'uscita esiste ed è quella di tornare a considerare i valori interiori". È un messaggio di speranza e di ottimismo quello del Dalai Lama sul tema della crisi, ma anche un richiamo all'essenzialità. Inoltre, ricollegandosi al discorso di Pisapia, "Mi è piaciuto molto ciò che ha detto, ovvero che in fondo a questa crisi non vede il buio ma la luce dell'arcobaleno».
Nel corso della visita a Palazzo Marino, il sindaco ha donato al Dalai Lama il "Sigillo della città", in pratica un'onorificenza discrezionale del primo cittadino, senza la necessità di un passaggio in consiglio comunale per la votazione, cosa che è invece richiesta per la cittadinanza onoraria. Per Pisapia, "Lei oggi ci ha fatto un dono prezioso e in cambio non ci chiede niente. C'è una sua frase che mi piace moltissimo: 'Ci sono solo due giorni all’anno in cui non si può fare niente: uno si chiama ieri e uno domani'. Oggi è il giorno giusto, oggi grazie a lei sarà una grande giornata".
La visita del Dalai Lama nella sede del Comune, non è stata esente da protesta, a partire da quelle del PdL e dei ragazzi della Giovane Italia contro il mancato conferimento della cittadinanza onoraria, i quali hanno alzato uno striscione con su scritto "Pisapia vergogna, i diritti civili non si svendono".
(Fonte e Fotogramma: Corriere della Sera)
Rosy Merola