Estero
Il coro dei filorussi in Crimea: «Mosca aspetta solo noi»
SIMFEROPOLI, 9 MARZO 2014 - A Simferopoli, capitale della Crimea, sventolano cinquemila bandiere russe, sotto il palco da dove il leader dei filoputiniani Serghei Aksionov, nonché Premier della Regione, incita la folla annunciando: «A Mosca stanno solo aspettando il nostro sì all'adesione alla Federazione Russa».
Il 16 Marzo infatti è sempre più vicino e quel giorno si decideranno le sorti della Crimea, attraverso un referendum sull’annessione della regione alla Russia e la secessione dall’Ucraina.
Le posizioni di Kiev però sono nette: non c’è alcuna intenzione di lasciare che la Crimea venga annessa alla Russia. Arseni Iatseniuk, Premier ucraino ha dichiarato: «La Crimea è la nostra terra e non ne cederemo un centimetro. Che la Russia e il suo presidente lo sappiano».
Così, da quanto si apprende dal vice premier della Crimea, Rustam Temirgaliyev, stamane Kiev ha deciso di chiudere i rubinetti finanziari alla regione, bloccandone i conti.
Non c’è però rischio di un impatto negativo su salari e pensioni per i cittadini della Crimea, conferma Temirgaliyev, difatti l’amministrazione della Crimea, potrebbe rispondere a questa scelta di Kiev aprendo i conti presso le banche russe.
«Siamo pronti ad aprire conti in banche russe, inclusi conti in rubli – assicura il leader dei filorussi - La gente non sarà lasciata senza pensioni e stipendi in nessun caso, la situazione è sotto controllo. La Crimea può vivere autonomamente in questa situazione».
Per la Russia però l’annessione della Crimea potrebbe avere un costo molto elevato. La stampa locale parla di 3 miliardi necessari a mantenere la nuova regione qualora si ufficializzasse l’annessione.
Intanto continuano gli scontri armati, provocati dall’esercito russo nel territorio crimeano, ai danni degli Ucraini anti-Putin. Ieri sera l’ultimo attacco sferrato da un comando di soldati russi contro una base della difesa anti-aerea ucraina nei pressi di Simferopoli.
Secondo alcune fonti, la base è stata assediata dai miliari russi appartenenti alle forze speciali. Questi utlimi hanno obbligato gli uomini di Kiev a deporre le armi per trattare la resa. La stampa ucraina però parla di uno scontro violento con parecchi feriti.
Gli uomini fedeli a Kiev sarebbero stati maltrattati dalle milizie pro-Putin e si sarebbe reso necessario l’intervento di medici per curare i feriti.[
Il premier Ucraino ha inoltra annunciato un viaggio negli Stati Uniti. Incontrerà Obama per discutere dei provvedimenti da adottare in Crimea.MORE]
Sergio Sulmicelli
foto:repubblica.it