Cronaca
Il Consorzio di bonifica Alto Jonio Reggino? A pesca nel Lordo! [Foto]
Riceviamo e pubblichiamo
GIOIOSA IONICA (RC), 03 LUGLIO 2015 - Sono ormai trascorsi 737 giorni da quando l’invaso sul torrente Lordo è stato svuotato ( 28/06/2013) per imposizione del Ministero delle Infrastrutture. Da quella data nessuna azione per provvedere alla riparazione del danno al pozzo paratoie è stato messo in atto. A nulla sono valsi gli incontri, le sollecitazioni scritte e la richiesta di accesso alla documentazione; nessun cenno di risposta! Il consiglio si è chiuso in un rigoroso riserbo ma non per progettare ma solo per aspettare che passi la piena ( si fa per dire), nella speranza che nuove emergenze mettano in ombra questo problema. [MORE]
Nel Far West i proprietari dei pascoli alti usavano deviare il corso di fiumi per assetare le mandrie dei confinanti che stavano più in basso. Il Consorzio di Bonifica non ha fatto in tempo ad essere istituito (con decreto del Presidente della giunta regionale il 16 dicembre 2011 n. 202) che a distanza di due anni è già impantanato in problemi di bilancio e non si contano le battaglie combattute all’interno per la gestione personalistica del consiglio. Adesso il pantano si è asciugato e le argille che ricoprono il fondo sono fratturate dopo due anni esatti dallo svuotamento cautelativo ma il Consorzio si aggira nei paraggi a pesca di … acqua, e per umidificare il terreno argilloso su cui poggia il rilevato della diga ha approntato gli innaffiatoi su tutto il fronte lato monte per scongiurare ( sic!) il cedimento dello stesso a causa della siccità. Visto che nulla è stato fatto per salvare l’invaso si arrampica sugli specchi cercando di superare in pochi giorni quello che non è riuscito a fare in due volte 365. Preme per avere dalla Sorical l’autorizzazione a bypassare la diga convogliando l’acqua della sorgente Zinni che arriva con una condotta sotterranea di circa 8 km. e si versa nel Lordo per raggiungere il mare.
La Sorical non ha ancora il collaudo dei lavori che ha da poco concluso ed in tale assenza nessuna autorizzazione può concedere. La bella pensata l’hanno avuta dopo che l’Osservatorio Ambientale ha denunciato che questa operazione porterebbe alla morte definitiva dell’invaso. Ma per loro sarebbe la soluzione, non per gli agricoltori, in quanto passerebbero in ombra tutti i problemi legati alla diga, dalla costruzione allo svuotamento, soprattutto i rendiconti poco chiari che non sono mai stati rettificati. Le finalità del Consorzio Tutela, Sviluppo e Manutenzione del Territorio campeggiano beffarde sul sito istituzionale su cui non si trova uno straccio di piano economico, bilancio o rendiconto.
Notizi segnalata da: (A.p.s. Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita Arturo Rocca)