Politica

Il consigliere provinciale Davide Zicchinella replica a Montuoro e Cardamone

Riceviamo e pubbichiamo
CATANZARO, 21 NOVEMBRE 2015 -
“Attendavamo con ansia l’intervento dei “numi tutelari” della Strada provinciale 25, Ivan Cardamone e Antonio Montuoro. Ce lo aspettavamo dopo le anticipazioni del presidente della Provincia, Enzo Bruno, in merito all’individuazione di un canale di finanziamento apposito sui fondi PAC per la realizzazione dell’importante arteria che collega la Presila al Capoluogo di Regione”. [MORE]

E’ quanto afferma il consigliere provinciale Davide Zicchinella. “E’ davvero un peccato che la parte politica che il consigliere provinciale e il presidente del consiglio comunale di Catanzaro rappresentano, il centrodestra di Salvini, non abbia prestato la dovuta attenzione al momento in cui l’emergenza sulla tenuta della Sp25 è scoppiata in tutta la sua drammaticità: correva l’anno 2013, il centrodestra di Berlusconi e dintorni, era al governo con il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – prosegue il consigliere provinciale che è anche sindaco di Sellia -.

Invece, a quel tempo fu necessaria la mobilitazione degli amministratori locali e delle comunità interessate per richiamare l’urgenza dell’individuazione di adeguati finanziamenti per il rifacimento di un’arteria fondamentale, dove passa anche la condotta idrica del Comune di Catanzaro, se non erro sempre a guida centrodestra. Il sottoscritto, come privato cittadino, e il presidente Bruno, come segretario provinciale del Partito democratico, erano in prima fila a sostenere la “buona battaglia” dei cittadini della Presila per la tutela del diritto alla mobilità. Dei “numi tutelari” Montuoro e Cardamone non c’era traccia.

L’opposizione ad ogni costo può offuscare la razionalità e anche la memoria, come quando si insiste nell’affermare che i dieci milioni di euro sono stati “sottratti” dalla Regione per essere dirottati altrove, mentre si è trattato della conseguenza di una rimodulazione richiesta dal Cipe e definita secondo rigidi principi tecnici che non ha comportato alcun “dirottamento” altrove, specie in quel di Cosenza. Oppure quando si insiste con inaudita sfacciataggine a presentare come proprio il suggerimento di individuare nei Pac il nuovo canale di finanziamento per la realizzazione della Sp 25 quando ad ipotizzare per primo questa possibilità è stato il presidente della Provincia Enzo Bruno che ha attenzionato il rischio della perdita dei fondi sollecitando anche l’intervento della Prefettura. L’intera vicenda – dice ancora - è stata oggetto di più riunioni dell’autorevole tavolo convocato dal prefetto Luisa Latella che si è dimostrata immediatamente sensibile alle preoccupazioni del presidente Bruno che si è anche premurato di informare il consiglio provinciale di quello che stava accadendo, senza strumentalizzazioni politiche.

Tanto che il presidente della Regione, Mario Oliverio, e il Dipartimento Lavori pubblici della Regione, si sono immediatamente attivati per individuare la soluzione più opportuna nell’interesse di quel territorio, di Catanzaro e dell’intera provincia che il suo presidente ha saputo prestigiosamente rappresentare e tutelare. Se il sopralluogo di Montuoro e Cardamone si fosse spostato dalla montagna a valle, si sarebbero accorti che l’amministrazione provinciale si è attivata per tempo per garantire la messa in sicurezza del fiume Alli per evitare che la strada fosse consumata dall’erosione del fiume, con la realizzazione di una serie di briglie e gabbionature che hanno scongiurato il peggio, grazie ad un intervento di circa 200 mila euro. Problematiche sollevate dai sindaci del territorio al presidente Bruno, che quelle zone (e non solo quelle) le “batte” quotidianamente, alimentando una proficua campagna di ascolto che permette di venire incontro alle istanze delle comunità di cui i primi cittadini si fanno portavoce, senza la necessità di avere “numi tutelari”. Montuoro e Cardamone – conclude Zicchinella - dovrebbero prendere esempio proprio dal presidente Bruno, e occuparsi con maggiore attenzione e passione dei rispettivi territori di provenienza”.