Politica
Il Comune di Marcellinara partecipa alla Manifestazione “Uniti e Uguali”
Il Comune di Marcellinara partecipa alla Manifestazione “Uniti e Uguali” di venerdì 17 marzo a Napoli contro l’autonomia differenziata
Il Sindaco Vittorio Scerbo: “Il progetto di autonomia differenziata è un attentato alla nostra Costituzione e al principio di uguaglianza tra i cittadini”
Il Comune di Marcellinara aderisce alla manifestazione "Uniti e Uguali", promossa dall’Associazione Sindaci del Sud Italia Recovery Sud, che si terrà venerdì 17 marzo a Napoli, a partire dalle ore 11.30 a Santa Maria La Nova, in cui sindaci e cittadini saranno insieme, in corteo, per la solidarietà nazionale, contro l'autonomia differenziata, nel 162esimo anniversario dell'Unità d'Italia.
Il Sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo sarà presente, forte anche della mozione approvata dal Consiglio Comunale contro il disegno di legge di autonomia differenziata, ritenendo tale progetto “un vero e proprio attentato alla Costituzione Italiana e al principio di uguaglianza tra tutti i cittadini della Repubblica Italiana” e giudicandone l’approvazione come il primo passo verso la secessione delle regioni ricche ai danni della parte più povera del Paese. La mozione approvata dal Consiglio Comuna di Marcellinara biasima il comportamento dei rappresentanti delle regioni che, nella conferenza unificata, hanno espresso voto favorevole in ossequio alle direttive di partito e non nel rispetto del mandato dei cittadini.
“Il disegno di autonomia differenziato - ha dichiarato il Sindaco Vittorio Scerbo- è un progetto che mette a serio rischio serio l’unità del Paese. Nel tradizionale discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva lanciato un messaggio forte che, ahinoi, il governo non ha colto: <>”
“Il nostro Meridione – ha proseguito il Sindaco Vittorio Scerbo - gioca una partita persa in partenza se non si supera il concetto di spesa storica, se non si completa la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e se non si distribuiscono le risorse alle aree del Paese dove mancano servizi essenziali per diminuire il divario con il Nord”.
Quello che verrà chiesto a Napoli è che il Governo e le Regioni del Sud mettano a disposizione dei Comuni, attraverso procedure snelle e negoziate, i fondi europei di coesione che devono essere spesi entro la fine dell'anno. In questi mesi le amministrazioni locali, pur con tante difficoltà e con scarso personale, si sono dotate di un parco progetti che solo in minima parte è stato finanziato dal Pnrr. Elaborati tecnici, relazioni e studi che puntano a riqualificare beni pubblici sottoutilizzati o a infrastrutturare aree produttive, creando nuova occupazione e aggregazione. Puntando, insomma, a superare i problemi cronici di spopolamento e stagnazione economica che affliggono molti centri soprattutto del Mezzogiorno interno.