Interviste
Il classicismo jazz di Raf Ferrari: intervista in esclusiva ad Info Oggi
ROMA, 10 SETTEMBRE 2015 - Torna a trasportarci nel suo universo musicale lirico e ispirato, fatto di contrasti e dualismi, ritmo ed improvvisazione, Raf Ferrari, pianista eclettico che ragiona come un compositore classico. Sempre più raffinato ed elegante riappare accompagnato dal suo quartetto per imporsi non soltanto sulla scena romana, ma in tutta Italia ed in Europa dove presenterà, attraverso un tour promozionale il nuovo album dal titolo “Quattro”. La prima data di apertura del tour si terrà il 19 settembre all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
L’uscita di questo nuovo lavoro fa seguito alla pubblicazione dei due dischi precedenti Pauper (2009) e Venere e Marte (2012, fra i primi dieci dischi più votati durante il Jazzit Awards 2013).
“Quattro” è un concept album racchiuso in sole due lunghe suite; dalla sua successione di spazi temporali, come le stagioni ad una serie di ritratti musicali attraverso i quali il pianista racconta se stesso ed suoi compagni di viaggio. Ancora una volta Raf Ferrari 4tet incarna un crossover che va al di là delle categorie musicali.
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Dopo una serie di concerti e collaborazioni con musicisti di rilievo internazionale come Gabriele Mirabassi, Maurizio Giammarco, Jenny Bae, Raf Ferrari, torna a “mostrare” se stesso attraverso la musica e non solo.
L’artista si racconta, infatti, in esclusiva su InfoOggi. Un piccolo viaggio introspettivo per cercare di esprimere infiniti mondi interiori fatti di musiche, melodie, sensazioni, emozioni, riflessioni…
Il dualismo del musicista: tra eclettismo e classicità. Come vive il binomio di un musicista che pensa il Classico e vive il Jazz?
Il mio modo di rapportarmi ai diversi mondi musicali, anche quelli apparentemente distanti, è molto naturale, senza nessun sovrappensiero. Mi sento come un bambino che cresce facendo una dieta varia, con tanti cibi differenti, ognuno con le sue proprietà, senza passare però prima dal nutrizionista. Non mi soffermo mai a riflettere se penso più il classico e vivo meno il jazz o se faccio esattamente il contrario. Magari lascio che siano gli altri a pensarci su. Cerco quanto più mi è possibile di ascoltare me stesso e le mie esigenze comunicative.
Quattro è il titolo del suo nuovo disco: il numero riporta alle stagioni e al quartetto. La triade più uno, per sintetizzare. Lei è il quarto che amalgama i suoni, un 'autunno rosso' che lega i ritmi e le armonie o l'omaggio musicale vuole alludere anche a Vivaldi?
Il titolo del disco ha un chiaro riferimento al quartetto e alle stagioni, senza passare per Vivaldi. Le stagioni attraversano la vita degli uomini da sempre. In realtà la suite presente nel disco dal titolo le “Stagioni” è una riflessione sulla ciclicità del tempo, ma anche sulla natura, e gli spunti che essa ci offre. Ho voluto immaginare ognuno di noi quattro e mi riferisco ai miei colleghi ed amici, come il ritratto di una stagione, ognuna con le sue caratteristiche, con i propri colori, i propri ritmi e i propri suoni. Se proprio devo abbinarmi ad una stagione, più che l’autunno penso all’estate, l’adoro, e la bramo quando non c’è; tutto ciò probabilmente perché è la stagione che più facilita una riconquista del nostro rapporto con la natura circostante.
Una location che sembra un traguardo l'Auditorium Parco della Musica di Roma ma, qual è a questo punto la prossima meta dei Raf Ferrari?
L’Auditorium è una sede prestigiosa per la presentazione di un disco, ma in questo caso rappresenta per me e il quartetto l’inizio di una nuova avventura artistica che mi auguro sia ricca di concerti e collaborazioni; quindi più che di un traguardo direi che si tratta di un’ottima partenza… si tratta di un bel viaggio… che vada avanti il più a lungo possibile.
CALENDARIO CONCERTI
19 settembre Roma "Auditorium Parco della Musica"
18 ottobre Pietrasanta (Lu)
12 novembre Montebeni (FI)(TBA)
13 novembre Udine "Caffè Caucigh"
14 novembre Lubjiana
15 novembre Lubjiana
16 novembre Mira (VE)(TBA)
Elisa Signoretti