Il carcere di Catanzaro ha una compagnia teatrale stabile
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CATANZARO 15 APRILE 2016 - La giornata di oggi ha assunto, presso la Casa circondariale “Ugo Caridi” , un valore importante sia per l’iniziativa promossa in occasione del World Theatre Day (Giornata Mondiale del teatro) e della III^ Giornata Nazionale in carcere e sia perché da oggi anche il carcere avrà una sua compagnia stabile, rigorosamente formata da detenuti di Alta Sicurezza. [MORE]
Le iniziative a livello nazionale per questa 54^ giornata mondiale del teatro e particolarmente del teatro in carcere erano diverse, ma nel caso della Calabria, soltanto nel carcere di Catanzaro e presso la Casa di Reclusione “Luigi Daga” Laureana di Borrello, sono stati organizzati due importanti eventi.
Nel caso del carcere di Catanzaro, i detenuti-attori hanno messo in scena una commedia, scritta apposta per loro, dal titolo “L’ora d’aria”, ideata e diretta da Mario Sei che ha particolarmente divertito gli astanti, oltre ai circa 200 detenuti, erano presenti una serie di ospiti esterni, tra i quali anche i docenti che insegnano in Istituto.
“Jonathan… liberi di volare… liberi di sognare” è il nome dato alla compagnia stabile, peraltro, una delle pochissime istituite nelle carceri italiane ed è il risultato di un progetto auspicato da tempo dal Direttore del carcere, Dr.ssa Angela Paravati e che oggi ha visto la sua realizzazione, naturalmente dopo una serie di laboratori teatrali diretti dallo stesso Mario Sei.
La compagnia stabile oggi istituita, in realtà è composta da alcuni detenuti che da quasi 3 anni seguono i laboratori teatrali, tenendo conto di due distinti circuiti, di Alta e Media Sicurezza e che già hanno avuto modo di esibirsi nel teatro ubicato all’interno del Teatro e, non è escluso, che in futuro, possano esibirsi nei teatri cittadini o in altri istituti penitenziari o centri sociali.
Il teatro in carcere, soprattutto negli ultimi anni, rappresenta una valida opportunità di rieducazione e di reinserimento sociale, non solo sotto l’aspetto squisitamente tecnico quanto e soprattutto educativo e, a tal proposito, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, condividono, in una nota congiunta, l’idea che oggi è possibile cercare in modo organico una pratica più consapevole nei metodi, nelle funzioni, negli obiettivi delle arti sceniche negli istituti penitenziari.
Per questo motivo è in corso di attuazione nel triennio 2015-2017 il Progetto Nazionale di teatro in Carcere “Destini Incrociati” che, in collaborazione con altre istituzioni nazionali e territoriali, oltre alle Celebrazioni per la Giornata Nazionale del Teatro in Carcere prevede significative iniziative di promozione e formazione principalmente rivolte alle persone detenute, ma anche ad operatori teatrali, al personale penitenziario, al pubblico del teatro in carcere (è possibile consultare programmi e filmati documentativi delle recenti iniziative, sostenute dal Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo).
Le attività teatrali – prosegue la nota - costituiscono un elemento fondamentale per una reale crescita del percorso di risocializzazione delle persone detenute: questo è il punto di partenza che ha indotto il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere (organismo costituito da oltre quaranta esperienze teatrali diffuse su tutto il territorio nazionale) e il Ministero di Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, a sottoscrivere nel 2013 un Protocollo d’Intesa per una maggiore promozione del Teatro in Carcere in Italia.
L’obiettivo è di realizzare una Scuola di formazione professionale di arti e mestieri collegati al Teatro, al Cinema, all’Arte e alla Cultura in generale. Nel 2014 il Protocollo è stato esteso alla partecipazione dell’Università Roma Tre al fine di collaborare in modo non episodico per la promozione di iniziative di studio e ricerca.