Il capogruppo del Pd Celia: “A viale Isonzo cittadini calpestati nella dignità e l’Aterp da’ il colpo di grazia e aumenta Il fitto”
Politica Calabria Catanzaro

Il capogruppo del Pd Celia: “A viale Isonzo cittadini calpestati nella dignità e l’Aterp da’ il colpo di grazia e aumenta Il fitto”

martedì 25 febbraio, 2025

“Non bastavano su Viale Isonzo i palazzi fatiscenti privi di autoclave, di portoni, di ascensori, di citofoni, con tanto di finestroni rotti, dai quali filtra l’acqua allagando scale e pianerottoli o le pseudo tubature interne dove dal bagno fuoriescono escrementi, adesso ci si mette anche l’Aterp regionale che ha inviato ai residenti una comunicazione in cui è richiesto un fitto di oltre 300 euro”.

Lo rende noto in un comunicato stampa il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Fabio Celia, che ha raccolto le urla di disperazione e di rabbia dei cittadini del popoloso quartiere situato a Sud di Catanzaro, su cui più volte anche le testate e le tv nazionali hanno puntato i riflettori, esasperati per l’ennesimo atto lesivo della loro dignità.

“Oltre al danno di essere costretti a vivere in condizioni disumane, anche la beffa dell’aumento del canone, un rincaro che prescinde dalla situazione reddituale di ciascun cittadino, essendo pervenuta la missiva sia al pensionato che prende 400 euro al mese che a chi in quegli appartamenti non vi abita più, perché deceduto.

L’Aterp dimentica - aggiunge il consigliere dem - che Viale Isonzo non è un albergo a 5 Stelle e che quando ha consegnato, all’epoca dei fatti, gli immobili, molti di questi erano già privi di portoni, di ascensore, di luce nelle scale.

Inquilini che non ricevono la posta perché non ci sono citofoni, non hanno acqua e molti di loro si autogestiscono con cisterne. Un affitto esoso rispetto ai ‘servizi’ manutentivi offerti, a meno che per ‘servizi’ l’Aterp non intenda il tetto senza guaina dove dai piani superiori entra l’acqua che filtra per tutto il palazzo, rendendo impossibile ai condomini uscire dalle proprie case, se non con l’ombrello e con tanto di cautela per non scivolare e lasciarci la pelle o le porte fantasma all’interno o i bagni inesistenti o le colonne montanti rotte, le case umide, impregnate dal puzzo della fogna o la piattaforma del disabile rotta.

E quanti sono gli abusivi che abitano tante di quelle case a danno di con un piccolo reddito tira a campare? Chiedo all’Aterp - tuona Celia - a quale titolo i residenti devono pagare oltre 300 euro di fitto? Forse perché hanno il merito di convivere con i topi giganti o per i cinghiali che entrano e si riparano nei palazzi perché privi di portone?

Stiamo parlando di cittadini, per loro stessa ammissione, che sono disposti anche a pagare 400 euro di fitto al mese, se l’Aterp li mette nelle condizioni di vivere con dignità e non da schiavi. Sono disposto ad incatenarmi con loro per non consentire oltre questo stillicidio, coinvolgendo anche i miei compagni di partito, in nome di una battaglia di libertà e di democrazia”.


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