Estero
Il Cairo: nel pomeriggio accordo raggiunto con le opposizioni
IL CAIRO - 6 FEB 2011 – È ormai ufficiale. In Egitto verrà costituito un comitato congiunto governo-opposizione per le Riforme Costituzionali entro Marzo 2011. L'iniziativa, proposta durante l'incontro tra il vicepresidente Omar Suleiman ed i rappresentanti dell'opposizione, potrebbe essere la strada per la stabilizzazione dell’Egitto, considerando il fatto che dovrà comunque occuparsi delle Riforme Costituzionali.
[MORE]In base alle indicazioni fornite da esponenti dell'opposizione, il vice presidente egiziano, Omar Suleiman, si è rifiutato di assumere i poteri e le deleghe dell'attuale capo di stato, Hosni Mubarak, come chiesto dalle opposizioni. Fra quelle invitate a partecipare ai negoziati, ci sono stati in prima linea i Fratelli Musulmani, ma non il Premio Nobel per la Pace, El Baradei, sostituito invece da un suo rappresentante. In occasione dell'incontro, che ha avuto luogo questa mattina, è stato deciso di aprire un ufficio destinato a ricevere i reclami dei prigionieri politici, la rimozione delle restrizioni imposte ai mass media e al web e il rifiuto di “ogni ingerenza straniera negli affari interni egiziani”. Secondo i Fratelli Musulmani le riforme proposte dal Governo Egiziano resterebbero comunque insufficienti, tanto che nonostante sia stata raggiunta un'intesa per porre fine delle restrizioni al web, ai media e più in generale a tutti i mezzi di comunicazione, imposte nelle ultime settimane nel Paese, la tv satellitare Al-Jazira ha annunciato oggi l'arresto di un altro dei suoi giornalisti impegnati nel raccontare le manifestazioni contro il presidente egiziano Hosni Mubarak al Cairo. “Per noi il documento sottoscritto oggi rappresenta solo l’inizio" - spiega il dirigente dei Fratelli Musulmani egiziani, Mustafa al-Katatni - "abbiamo partecipato a questa prima riunione perché vogliamo che si risolva la crisi. Se vediamo in futuro che il dialogo non è serio certamente inviteremo il popolo a una nuova rivolta.l ldialogo è solo l’inizio per poter ottenere le richieste del popolo egiziano. Il regime deve esaudire le loro richieste. Quello di oggi è stato il primo passo ma ne devono seguire degli altri per capire se il regime vuole davvero cambiare o no”.
Fra lo sgomento e la perplessità di molti, la soluzione della crisi in Egitto passerebbe dunque attraverso un accordo che di fatto coinvolge direttamente anche i movimenti di ispirazione fondamentalista, proibiti ma tollerati nel Paese. Fondato nel 1928 dal maestro elementare Hassan Al Banna, sarebbe il movimento islamico più antico e diffuso in tutto il mondo arabo il cui obiettivo è di introdurre e seguire i dettami della Sharia, la legge islamica, con un ritorno all'Islam non corrotto dall'Occidente. I Fratelli Musulmani hanno fondato scuole e ospedali, presentandosi così come movimento sociale.